Loredana Limone è venuta a mancare. Era nata a Napoli nel 1961, ma era lombarda di adozione. Dopo una decina di libri tra fiabe e gastronomia, aveva esordito nella narrativa con la serie di romanzi ambientati a “Borgo Propizio”

Loredana Limone era nata a Napoli nel 1961, ma era lombarda di adozione. La scrittrice è venuta a mancare a soli 57 anni dopo una malattia – di cui aveva parlato pubblicamente – e in queste ore in tanti la ricordano con affetto e commozione sui social.

Dopo una decina di libri tra fiabe e gastronomia, aveva esordito nella narrativa con Borgo Propizio (Guanda 2012, Tea 2013). Premiato con la menzione speciale al Premio Fellini 2012, il romanzo è stato tradotto in Spagna, Germania e Bulgaria, così come il secondo libro della serie: E le stelle non stanno a guardare (Salani 2014, Tea 2015). Nel 2015 è stata la volta di Un terremoto a Borgo Propizio, ed è poi uscito anche La felicità vuole essere vissuta.

Come aveva raccontato in un’intervista, “Borgo Propizio nasce come libro di evasione: era un periodo brutto della mia vita, volevo scappare, quindi ho trovato un luogo dove nascondermi. Alcuni, tra l’altro, sostengono che i miei romanzi ambientati a Borgo Propizio siano terapeutici”. Di sì e del suo rapporto con la scrittura aveva rivelato: “Ero una bambina incompresa, la mia famiglia è molto pratica, la mamma voleva solidità dopo aver vissuto la guerra, io ero più sensibile e inquieta, provocavo fastidio e nessuno mi ascoltava. Sono stata in collegio, dove ho scritto poesie. Ho scritto per esprimere la mia sofferenza. Mio figlio, chiedendomi di raccontargli le favole quando era piccolo, mi spinse a inventarle e a scriverle. Ho partecipato a un concorso letterario, ma non ho vinto. Poi sono riuscita a farmi pubblicare e allora ho cominciato a scrivere di più: libri di cucina, fiabe, romanzi…”.

L’autrice ha anche gestito il laboratorio di scrittura creativa gastronomica “Sapori letterari”, presso la Biblioteca civica “Lino Penati” di Cernusco sul Naviglio.

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