Paolo Villaggio è morto a Roma a 84 anni. È entrato nell’immaginario con il personaggio del ragionier Fantozzi. Comico e scrittore amatissimo, ha fatto ridere e riflettere intere generazioni

Paolo Villaggio è morto a Roma a 84 anni, dopo alcuni giorni di ricovero. E’ stata sua figlia a dare la notizia su Facebook. Comico amante della satira e del grottesco, attore, scrittore, protagonista al cinema, in tv, in radio, in libreria, sui giornali, Villaggio è entrato nell’immaginario con il personaggio del ragionier Fantozzi.

Villaggio, nato a Genova il 10 dicembre 1932, ha fatto ridere (e riflettere) milioni di italiani, intere generazioni. Ci vorrebbe più di un libro per sintetizzare la sua carriera e il suo impatto nel mondo dello spettacolo e della cultura (qui la sua biografia su Wikipedia).

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Va ricordato che Villaggio, intellettuale impegnato politicamente, ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia del ’92, non ha recitato solo in celebri commedie, ma anche come attore drammatico per registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli.

Il personaggio di Fantozzi (“il prototipo del tapino, la quintessenza della nullità”) nacque a fine anni ’60 in tv e sulla rivista L’Europeo, dove Paolo Villaggio pubblicò dei racconti in cui emerse la figura del ragioniere. Nel ’71 arrivò il primo libro bestseller dedicato a Fantozzi, che diventò un bestseller non solo in Italia: “I miei libri sono l’unica cosa creativa che esporto all’estero. In Francia ho avuto l’onore di essere stato pubblicato dalle Éditions Robert Laffont e di essere stato tradotto da Paul Challant, che ha fatto una cernita del meglio dei miei Fantozzi e lo ha raccolto sotto il titolo di Monsieur Catastrophe […] poi sono famoso in Russia. Quando è venuto il poeta Evtushenko in Italia, per un convegno della Fondazione Cini, a Venezia, mi ha citato come l’unico degli scrittori italiani riconducibili a Gogol”, ha raccontato Villaggio. Nacque così l’aggettivo “fantozziano”. Nel 1974 uscì un secondo libro, Il secondo tragico libro di Fantozzi. Nel mezzo, nel ’72, l’uscita di Come farsi una cultura mostruosa. Quindi, lo straordinario successo dei film (non solo di quelli dedicati a Fantozzi, ovviamente).

fantozzi

Come detto, non è questa l’occasione per riassumere l’infinita carriera di Villaggio. Per restare ai suoi tanti libri di successo, ricordiamo, tra gli altri, Fantozzi subisce ancora (1983), Vita, morte e miracoli di un pezzo di merda (2002), Giudizio universale (2011), Siamo nella merda. Pillole di saggezza di una vecchia carogna (2013).

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