Da poco si è parlato di un romanzo scritto da un robot che è arrivato tra i finalisti di un concorso letterario in Giappone in cui sono ammessi anche testi scritti da intelligenze artificiali. Ora un algoritmo pare essere in grado di decidere quali romanzi hanno i presupposti per essere pubblicati e diventare bestseller… – Il caso

Da poco si è discusso di un romanzo scritto da un robot che è arrivato tra i finalisti di un concorso letterario in Giappone in cui sono ammessi anche testi scritti da intelligenze artificiali. Ora fa parlare la possibilità che un algoritmo possa essere in grado di decidere quali romanzi hanno i presupposti per essere pubblicati e diventare bestseller.

Un romanzo fantasy per ragazzi, Bright Star, dell’autrice Erin Swann, è stato decretato vincitore del concorso letterario online Hidden Gems da un algoritmo sviluppato dalla compagnia Inkitt.

Inkitt è una piattaforma online dove gli autori possono condividere i loro lavori con una community di lettori. A connettere testi e lettori è un algoritmo che ha lo scopo di trovare il “prossimo bestseller”. Lo scopo di Inkitt, infatti, è proprio evitare che un libro con tutti i presupposti per diventare un caso editoriale non venga accettato dagli editori.

Ali Albazaz, CEO di Inkitt, è sicuro che il suo progetto abbia molto da insegnare su come applicare i dati previsionali all’editoria. In un solo anno di attività, la piattaforma si è già inserita nell’editoria guidata dagli algoritmi, una nicchia che ha visto protagonista anche Amazon con Kindle Direct, servizio che permette di pubblicare in ebook solo i testi che sono piaciuti ai lettori.

Per vedere se davvero gli algoritmi possono prendere il posto di editor, agenti letterari e editori bisogna aspettare il 2017, data di uscita di Bright Star. E valutarne il successo.

Ma dubitiamo, francamente, che il fiuto di un editor possa essere sostituito da un algoritmo…

 

 

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