“Quando qualcuno mi chiede perché la carta, di colpo mi sento fragile come la pagina leggera di un libro e nello stesso momento forte come un libro di mille pagine sfogliato nei secoli da centinaia di mani…”. Alla scoperta delle opere di Daniele Papuli

Carta canta, ma costruisce anche. E infatti Daniele Papuli ha scelto proprio la carta come materiale con cui produrre le sue opere. E di lui recentemente ha scritto anche l’edizione Usa dell’Huffington Post (da cui sono tratte le immagini).

scultura carta

Papuli, pugliese, da anni vive a Milano, dove ha frequentato l’Accademia di Brera, e dal 1995 lavora con la carta. All’inizio si è dedicato alla produzione del materiale, così da conoscerne la composizione, poi ha iniziato a costruire sculture sempre più complesse. Oggi le sue opere sono strutture composte da sagome tagliate a mano, lamelle e filamenti di carta. 

scultura carta soffitto

L’artista dice di aver scelto questo materiale perché è mutevole, vivo.  Le sue opere sono dinamiche, prendono vita in base alla luce che le illumina, creano giochi di ombre, e ingialliscono con il tempo.

particolare struttura carta

Sul suo sito Papuli spiega così il perché della scelta: “Quando qualcuno mi chiede perché la carta, di colpo mi sento fragile come la pagina leggera di un libro e nello stesso momento forte come un libro di mille pagine sfogliato nei secoli da centinaia di mani. Tralasciando la forza della parola impressa sulla pagina, per me la carta è materia viva vibrante mutevole”.

papuli scultura carta


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