Toby, un bambino inglese di otto anni, nel 2013 ha deciso di scrivere lettere a ogni paese del mondo. Ha iniziato la sua impresa con una lettera scritta a mano e indirizzata a un amico di un amico alle Hawaii, ma nel giro di pochi mesi ha raccolto indirizzi in tutto il mondo – La storia, che è anche diventata un libro

Secondo la teoria dei sei gradi di separazione, ogni persona può essere legata a un’altra da qualsiasi altra parte del mondo attraverso una catena di relazioni di non più di cinque intermediari. Così una donna di Milano sarebbe collegata a un bambino di Melbourne, grazie a una catena di massimo cinque persone legate tra loro. Ma c’è chi ha fatto di più.

Toby, un bambino inglese di otto anni, nel 2013, quando di anni ne aveva solo cinque, ha deciso di scrivere lettere a ogni paese del mondo. Ha iniziato la sua impresa con una lettera scritta a mano e indirizzata a un amico di un amico alle Hawaii.

Nel giro di pochi mesi, Toby ha iniziato a raccogliere indirizzi di amici di amici in tutto il mondo e ha perfino aperto, con l’aiuto di mamma e papà, un sito su cui raccontare il suo progetto: Writing to the world.

Una lettera ricevuta dall’India

Man mano che Toby scrive lettere, le carica sul sito, così che tutti possano leggerle. Ma anche le risposte che riceve dai quattro angoli del mondo, sono disponibili online. Per ora Toby ha scritto ben 882 lettere e ne ha ricevute 372.

Una lettera che Toby ha inviato in Italia

Per il suo compleanno il piccolo Toby ha ricevuto degli auguri speciali dall’Antartide.

Nel 2015 molte di queste lettere sono state raccolte in un libro, Dear world, How are you?, pubblicato da Penguin Random House.

Ma il progetto di Toby non si ferma: come si può leggere sul suo sito, nonostante abbia ricevuto già centinaia di lettere, sta ancora aspettando risposta da alcuni stati, come il Messico e il Ghana. E cerca contatti a cui scrivere in Antartide, a Città del Vaticano. A Toby piacerebbe anche mettersi in contatto con un archeologo, uno scrittore, un fotografo di animali selvaggi…


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