Il ministro (autore per Bompiani): “Molti non osano scrivere perché temono di confrontarsi, ma scrivere è una terapia straordinaria, è un atto di grande creatività e libertà, che tutti dovrebbero fare”

Intervenuto a Roma alla premiazione del concorso nazionale “Scriviamoci – Passami i tuoi pensieri e le tue emozioni in 30 righe”, dedicato agli studenti, in occasione del Maggio dei Libri, il ministro dei Beni e le attività culturali Dario Franceschini ha fatto una proposta, poi ribabita su Twitter (vedi l’immagine grande, ndr), che ha subito fatto discutere i social network: “Vorrei lanciare una nuova iniziativa, la ‘Biblioteca Nazionale dell’Inedito’, in cui raccogliere tutti gli inediti che ci sono nel nostro Paese. Sarebbe la memoria di un intero Paese. Chissà quante storie di famiglie, quante storie perse che farebbero memoria…”.

In un Paese in cui tantissimi scrivono e sognano di pubblicare, ma in cui, allo stesso tempo, i dati sulla lettura non sono altrettanto positivi, la proposta di Franceschini (i cui romanzi sono pubblicati da Bompiani) ha inevitabilmente generato una serie di commenti in rete.

Ha aggiunto Franceschini (come riportato da diregiovani.it): “Molti non osano scrivere perché temono di confrontarsi, ma scrivere è una terapia straordinaria, è un atto di grande creatività e libertà, che tutti dovrebbero fare, al di là del talento o dell’essere o meno portati”.

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