“Mi ero stancata di vivere in una città che non aveva neppure una libreria da quasi dieci anni”. Su ilLibraio.it il racconto di Miryam Gison, fondatrice de La Bottega delle parole, libreria di San Giorgio a Cremano, in Campania. “Un luogo di condivisione, organizziamo tante iniziative” – La storia

Secondo i dati riportati nel rapporto Istat 2014 sulla “produzione e la lettura di libri in Italia“, nel Mezzogiorno la lettura continua a essere molto poco diffusa rispetto al resto del Paese: meno di una persona su 3 nel Sud e nelle Isole ha infatti letto almeno un libro nel tempo libero (nell’arco di 12 mesi).

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito … perché la lettura è un’immortalità all’indietro”, afferma Umberto Eco a proposito dell’importanza della lettura.

E’ da sottolineare, però, che anche nel Sud Italia le librerie indipendenti danno segnali di rinascita, con nuove aperture (tra le ultime, il caso della libreria aperta a Tropea dalla giovane Chiara Condò).

In Campania, stando al rapporto citato all’inizio, il 68,3% della popolazione è composta da non lettori, ma una nota positiva viene, ad esempio, da San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli, dove Miryam Gison ha deciso di aprire La Bottega delle parole in una località che non aveva librerie da quasi 10 anni.

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“Dopo quasi quattro anni di esperienza con l’omonima associazione culturale, e dopo aver organizzato una riuscitissima fiera, ‘Ricomincio dai libri’, mi ero stancata di vivere in una città che non aveva neppure una libreria da quasi dieci anni -racconta a ilLibraio.it– Così, a ottobre dell’anno scorso ho visto il locale e ho firmato per affittarlo, e mi sono armata di rullo, pittura, carta da parati e, soprattutto, di amici! Inoltre, consigliata dall’architetto Maria Mazzei, ho recuperato tante cassette da frutta per creare gli scaffali. Così, lo scorso 13 dicembre, la libreria “ecologica” ha preso vita”.

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E i lettori sembrano apprezzare la novità: “C’è stata subito una buona risposta da parte di tanti lettori appassionati. Ho voluto impostare la libreria come un luogo di condivisione. Gli spazi non sono molto ampi, ma stiamo organizzando tanti eventi. Oltre agli incontri con gli autori, noi proponiamo anche piccoli aperitivi musicali con artisti emergenti”.

Irvine Welsh, scrittore del romanzo cult Trainspotting, ha recentemente dichiarato che le librerie indipendenti per avere successo devono essere dei centri di aggregazione: “In occasione della festa della donna, abbiamo proposto una manicure letteraria, organizzata dall’associazione La Bottega delle parole, con la presentazione di un libro al femminile mentre alcune estetiste facevano la manicure. Moltissimo spazio viene dedicato ai più piccoli, con il gruppo I mangiasogni. Abbiamo inoltre attivato corsi di inglese per bambini, corsi di giornalismo sempre per i più piccoli, un laboratorio di scrittura creativa rivolto agli adolescenti e tanti altri progetti”, aggiunge Miryam Gison.

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E conclude: “Speriamo di sopravvivere, e soprattutto di crescere, i presupposti ci sono ma, ovviamente, è ancora tanto il lavoro da fare. Il sogno per il futuro? Avere una ‘sala bar’ e un piccolo spazio esterno”.

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