Per ritrovare il feeling perduto con il mondo culturale Matteo Renzi punta su Gianrico Carofiglio, che entrerà nella “nuova” segreteria del Pd. Per lo scrittore l’ex premier “ha dato all’esterno una percezione autoreferenziale e di poca attenzione alla diversità”. L’ideatore dell’avvocato Guerrieri non è favorevole al “bonus cultura” a pioggia ai 18enni: “Meglio utilizzare quei fondi come in Francia, dove si finanziano le librerie indipendenti”

L’ex premier Matteo Renzi in queste settimane non è solo al lavoro sul suo nuovo libro che, come abbiamo raccontato, uscirà per Feltrinelli a febbraio, ma sta pensando anche alla composizione della nuova segreteria del Pd, che necessità di un rinnovamento. Tra gli obiettivi del segretario dei Democratici, quello di ritrovare il feeling, perduto, con il mondo culturale. Per questo, come racconta Repubblica, Renzi ha deciso di accogliere nella nuova segreteria del partito lo scrittore barese Gianrico Carofiglio, che si è dimesso dalla magistratura e che nell’agosto scorso ha lasciato la carica di presidente della Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

Carofiglio, amato dai lettori per i suoi noir, è stato anche senatore del Pd. Intervistato dallo stesso quotidiano, l’ideatore dell’avvocato Guerrieri non nasconde gli errori commessi dal governo Renzi, ma ci tiene a sottolineare i risultati positivi. Quanto al segretario, per Carofiglio “ha dato all’esterno una percezione autoreferenziale e di poca attenzione alla diversità”.

Lo scrittore parla anche di quanto fatto dal precedente governo per la cultura. In positivo cita “la legge sul cinema, la riorganizzazione dei musei. Ma, per esempio, non mi sono piaciuti i 500 euro ai neomaggiorenni, giusto nello spirito, ma sbagliato perché a pioggia“. Come avrebbe speso quei fondi Carofiglio? “Per esempio come in Francia, dove si finanziano le librerie indipendenti; o come in Germania in cui si erogano finanziamenti ai genitori per incentivare all’acquisto di libri destinati ai figli fin da piccoli“.


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