Citazione da "I tre matrimoni di Manolita" di Almudena Grandes

«Con loro avevo imparato che rinunciare alla felicità era peggio che morire, e che l’anelito, il desiderio, la speranza di un futuro migliore, anche se ridotto a quello che restava tra una condanna a morte e una a trent’anni di prigione, era possibile, era buono e legittimo, era dignitoso, ammirevole, persino in quella succursale dell’inferno dove avevo fatto la coda tutti i lunedì della migliore estate della mia vita.»

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