Citazione da "IL LIBRO DEI RICORDI PERDUTI" di Louise Walters

«"Ripulisco i libri. Spolvero i dorsi, le pagine, a volte una per una; un lavoro meticoloso, nocivo, persino, perché la polvere mi va su per la gola. Trovo le cose nascoste dentro: fiori secchi, ciocche di capelli, ricevute, etichette, scontrini, fotografie, cartoline, biglietti di ogni genere. Lettere personali scritte da persone comuni." "Non riesco a disfarmi di frammenti di vita che un tempo hanno significato tanto per qualcuno, e magari significherebbero tanto ancora oggi." "Sapevo che sarebbe stato per sempre, al di là del tempo che non ci sarà più." "Non ci sono dei. Questo lo so. La vita, quella che chiamiamo vita, non ha alcun senso. Il mondo è pieno di follia, crudeltà, ingiustizia. Quello che rende felice una persona rende infelice un'altra. Non c'è nulla di personale, non esiste nessuna entità superiore lassù o quaggiù che complotta contro di noi. Le cose succedono perché possono succedere. Non c'è alcun senso al di là della vita stessa, del fatto di respirare, dormire, mangiare, parlare, amare e odiare. E le sconfitte! Cominciamo a perdere nel momento in cui nasciamo, o qualunque sia il momento in cui la vita comincia. Io non so quando comincia. C'è qualcuno che lo sa? La vita è dura e lo sarà sempre. Io questo credo."»

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