Su IlLibraio.it un estratto (dedicato anche Picasso) da “Semina come un artista” di Austin Kleon

Semina come un artista (Vallardi) offre  spunti spesso provocatori per scoprire e far crescere il proprio talento, e raccoglie idee per condividere la creatività e far conoscere il proprio lavoro. A firmarlo, Austin Kleon, scrittore e artista. Per lui “la creatività è rubare e condividere”. Ed ecco 3 brevi estratti dal volume in cui spiega proprio questa sua convinzione…

Scenio vs Genio
Secondo il mito del genio solitario, la creatività è un gesto antisociale, che solo poche grandi figure possono compiere: per lo più uomini del passato, con nomi come Mozart, Einstein o Picasso. A tutti gli altri, non resta che ammirare a bocca aperta i loro trionfi. Esiste un modo più sano e proficuo di pensare alla creatività, che il musicista Brian Eno indica con il termine «scenio». Secondo questa prospettiva, le grandi idee nascono spesso da un gruppo di individui creativi – artisti, curatori, pensatori, teorici e altri arbitri del gusto – che danno vita a una «ecologia del talento». Se si guarda con maggiore attenzione alla storia, si scopre che molti di quelli che sono considerati geni solitari, in realtà, facevano parte di «una vasta scena di persone che si sostenevano a vicenda, osservando l’una il lavoro dell’altra, copiando l’una dall’altra, rubando e offrendo idee». L’idea di «scenio» non sminuisce la grandezza degli individui eccezionali; semplicemente, riconosce che un buon lavoro non nasce in un vuoto, e che la creatività è sempre, in un modo o nell’altro, una forma di collaborazione, il prodotto di una mente connessa ad altre menti.

Picasso, il vampiro
Nella biografia di Picasso scritta da John Richardson, c’è un aneddoto divertente. Pablo Picasso era noto per prosciugare l’energia dalle persone che incontrava. Sua nipote Marina dichiarò che strizzava le persone proprio come i tubetti di colore. Uno poteva spassarsela per un giorno intero insieme a lui e poi tornare a casa stremato, mentre Picasso tornava allo studio per dipingere tutta la notte, usando l’energia rubata. Molti si adeguarono alla situazione pur di stare vicini a Picasso, ma non lo scultore di origine romena Constantin Brancusi. Era originario dei Carpazi, e sapeva riconoscere un vampiro quando ne vedeva uno. Non aveva intenzione di permettere a Picasso di rubargli la sua energia, o i frutti di quella energia, così si rifiutò di avere qualsiasi contatto con lui.

I dilettanti sono meglio degli esperti
A volte i dilettanti hanno più da insegnarci degli esperti. «Capita spesso che due scolari, di fronte a una difficoltà, riescano ad aiutarsi l’un l’altro più di quanto possa fare il maestro» ha detto lo scrittore C.S. Lewis. «Il compagno può essere di maggiore aiuto del maestro, perché sa di meno. La difficoltà che gli sottoponiamo è qualcosa in cui si è imbattuto di recente. L’esperto l’ha affrontata così tanto tempo addietro da averla dimenticata.»

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