Quest’anno ricorrono i 400 anni dalla morte di William Shakespeare; ma quante cose ancora non sappiamo del Bardo? Qui ve ne elenchiamo 10: lo sapevate, ad esempio, che il padre era un assaggiatore di birra professionista, o che per 7 anni il poeta scomparve ? E fu anche coinvolto in un processo…

Quest’anno ricorrono i 400 anni dalla sua morte e tutti lo abbiamo studiato a scuola e visto rappresentato almeno una volta (che fosse in teatro o al cinema): ma quante cose ancora non sappiamo di William Shakespeare? L’Huffington Post ha elencato 10 cose che potremmo non sapere del grande bardo.

 

1. Il padre era un assaggiatore di birra professionista. John Shakespeare, nonostante la scarsa educazione e l’impossibilità di studiare, fece carriera: dopo aver aperto un negozio dove vendere i prodotti della fattoria di famiglia, aprì una bottega artigianale di guanti e successivamente gli fu attribuito uno dei ruoli più importanti in città, quello di assaggiatore ufficiale di birra di Stratford. Nell’Inghilterra elisabettiana assaggiare la birra era una cosa seria: gli assaggiatori non solo rischiavano la propria salute per assicurare che tutte le birre locali fossero sane e non inquinate, ma erano obbligati a giurare di impegnarsi affinché tutte le birre locali fossero vendute a un prezzo abbastanza alto per raccogliere reddito imponibile.

2. Ha inavvertitamente cambiato la fauna americana. Nel 1877 l’American Acclimazation Society, una società ecologica che cercava di introdurre flora e fauna europee negli Stati Uniti, decise di liberare sul territorio americano ogni specie di volatile menzionata nelle opere shakespeariane. E grazie al verso di apertura del primo atto dell’Enrico IV, una delle specie introdotte fu lo storno europeo: adesso sono 200 milioni in tutto il Nord America.

3. Non sempre sappiamo di cosa sta parlando. La scrittura di Shakespeare può sembrare spesso impenetrabile ai lettori e al pubblico, ma i giochi di parole e la sintassi mescolata difficile da comprendere sia per pubblico sia per i lettori sono solo metà degli ostacoli da superare: il fatto è che ci sono numerosi passaggi delle opere di Shakespeare in cui, anche dopo anni di studi accademici, nessuno è sicuro di cosa l’autore intenda veramente. Ne La dodicesima notte, per esempio, il clow Feste afferma “I did impeticos” del denaro che gli era stato affidato. Significa che se lo è “intascato” (“impocketed”)? O lo ha speso in nuovi vestiti (“im-petticoated”)? O li ha spesi per una donna? O per una prostituta? Nessuno sa di preciso cosa voglia dire questo “shakesperianismo”… ed è possibile che non lo sapremo mai.

4. Ha inventato tante parole, tantissime. Tutti sanno che Shakespeare era solito modellare la lingua per i suoi bisogni, ma sapete quante parole sono attestate per la prima volta nelle sue opere? Delle circa 31.500 parole diverse nella sua Opera completa, sembra che 1 su 30 sia di sua invenzione. Immaginate che in questo paragrafo una parola su due vi risulti completamente nuova.


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5. … ma il nostro vocabolario è probabilmente migliore del suo. Siamo sinceri, per un gentiluomo dell’età elisabettiana il vocabolario di Shakespeare non era così male, ma è possibile che il vostro vocabolario contenga il doppio di parole rispetto al suo. Se quello del bardo era di 31.500 parole, quello di un adulto di oggi (a seconda anche del livello di educazione, del lavoro, degli interessi ecc.) si aggira tra i 50.000 e i 75.000 vocaboli.

6. Non ha mai scritto il proprio nome due volte nello stesso modo. O almeno non lo ha fatto nei manoscritti che ci sono arrivati. Ci sono sei modi diversi conosciuti in cui l’autore ha firmato le proprie carte (di cui tre nello stesso documento): in ordine cronologico Willm Shakp (1612), William Shakspēr (1613), Wm Shakspē (1613)William Shakspere, Willm Shakspere, William Shakspeare, queste ultime tre nelle pagine del proprio testamento del 1616. Notare che nessuna delle sei versioni precedenti è William Shakespeare.

7. Sembra che indossasse un orecchino. A giudicare dal ritratto “Chados”(dal nome di un precedente possessore, ora conservato alla National Portrait Gallery di Londra), uno dei pochi che ci sono giunti, sembra che Shakespeare indossasse un piccolo cerchio d’oro al suo orecchio sinistro.


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8. Uno dei suoi parenti fu decapitato per aver complottato contro Elisabetta I. Nel 1583, il cugino di terzo grado di Shakespeare, Edward Arden (figlio di William Arden, secondo cugino della madre Mary Arden) fu catturato durante un complotto ordito dal figliastro, John Somerville, per uccidere la regina Elisabetta I. Il piano, tuttavia, fu scoperto ben prima che Somerville avesse l’opportunità di portarlo a compimento e lo sfortunato Arden si trovò invischiato nelle indagini che ne seguirono, finendo per essere giustiziato.

9. Una volta ha testimoniato durante un processo. Nel 1612 Shakespeare fu convocato a Londra per testimoniare in una causa tra il suo padrone di casa, Christopher Mountjoy, e il figliastro, Stephen Bellott, che era stato assunto come apprendista da Mountjoy mentre Shakespeare risiedeva nella sua casa. Parlando di fronte alla corte, Shakespeare confermò che Bellott era “un domestico molto bravo e volenteroso” e che era stato avvicinato dalla moglie di Mountjoy per intervenire come “cupido” per combinare il matrimonio tra Bellott e la figlia di Mountjoy, Mary. La causa si risolse poi in un nulla di fatto, ma la registrazione della testimonianza di Shakespeare ci dà la possibilità di conoscere come parlava veramente.

10. Scomparve completamente nel 1585. Shakespeare scomparve per sette anni. Non ci sono prove storiche della sua esistenza tra il battesimo dei suoi due gemelli nel 1585 e un riferimento a lui in un articolo denigratorio scritto dallo sceneggiatore Robert Greene nel 1592, che lo definisce “una mucca ricoperta dalle nostre piume”. Cosa ha fatto in questi sette anni? Ci sono varie teorie: alcuni affermano che studiò legge, altri che girò la Gran Bretagna o addirittura l’Europa, altri ancora che lavorò come insegnante in una scuola o forse si nascose dopo essere stato scoperto durante una battuta di caccia di frodo in una tenuta del Warwickshire. Sfortunatamente, anche in questo caso non sapremo mai la verità.


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