Video virali, blog di foto, app, murales, camp letterari per ragazzi, gare di fan fiction… Le iniziative su Facebook, Twitter, Instagram o Pinterest aiuteranno i librai? Ne parla un e-book che raccoglie “buone idee da tutto il mondo” per i librai (e per i loro clienti…)

Un vademecum per le librerie, anche del futuro: un e-book dell’Associazione Italiana Editori che raccoglie “21 buone idee” pensate e sperimentate da librai di tutto il mondo –Italia inclusa- per crescere e dialogare con i propri lettori grazie ai social network.

Le sfide che le librerie oggi hanno di fronte, infatti, sono molte, “e saranno tempestività, creatività e valorizzazione -ingredienti chiave delle iniziative raccolte in I social salveranno la libreria? (e-book di Elisa Molinari, con un’introduzione di Giulio Saltarelli della Libreria All’Arco di Reggio Emilia, presentato oggi nel corso della giornata dedicata all’innovazione in libreria della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri, è in vendita su tutti i principali store online a 3,99 euro), a traghettare i librai di oggi nel futuro”.

Video virali, blog di foto, app, murales, camp letterari per ragazzi, gare di fan fiction –persino erotiche-, o più semplicemente, frasi e citazioni cercate e diffuse con sapienza: tra le 21 idee c’è spazio per tutto ciò che la fantasia ha suggerito ai librai, incluso il nostrano #librosospeso.

Si legge nel comunicato di presentazione: “Cogliendo con energia l’aspetto stimolante dello scenario odierno della crisi dei consumi e dei lettori, le librerie di cui si racconta in questo e-book hanno saputo ripensarsi e mettere in gioco la creatività, e l’hanno fatto sfruttando i social. Ognuno con i propri mezzi: le iniziative raccolte –tutte virtuose, e tutte da copiare- sono sia di librai indipendenti con budget di comunicazione inesistenti, sia di realtà consolidate come Foyles o Waterstones“.

Che cosa accomuna queste esperienze? “Il desiderio di raggiungere i propri clienti anche online, di parlare a più lettori -e non lettori- possibili, e non da ultimo, una buona dose di ironia”.

“Questo instant-book nasce per mettere in luce”, spiega Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi dell’Aie, “le tantissime esperienze positive delle librerie e i numerosi casi in cui i librai hanno saputo abbracciare l’innovazione, integrando, in questo caso grazie ai social network, la ricchezza del mondo offline che già le librerie offrono. Abbiamo deciso di fare questa ricerca sulle librerie” prosegue Peresson “perché gli editori credono fortemente che una libreria con più strumenti innovativi sia d’aiuto ai lettori, clienti che stanno cambiando, e alle stesse case editrici”. E naturalmente, perché serva a chi vuole provare qualcosa di nuovo.

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