Mentre continua a far discutere il caso Weinstein, e mentre sui social migliaia di donne in tutto il mondo denunciano abusi, molestie e discriminazioni in ogni ambito professionale, la scrittrice Emma Cline, autrice de “Le ragazze”, confessa le molestie subite nel corso della sua carriera letteraria

Emma Cline, autrice de Le ragazze (Einaudi Stile Libero, romanzo dell’esordio che nel 2016 ha fatto molto parlare), era a una cerimonia quando un altro scrittore, con la scusa di fare una foto insieme, l’ha palpeggiata. Era in taxi, quando un responsabile di una casa editrice, le ha chiesto insistentemente il numero di telefono perché avrebbe potuto aiutarla a pubblicare, grazie ai suoi agganci. Era in tour a promuovere il suo libro, quando è stata criticata non come autrice, ma come donna. E ancora, era in una camera d’albergo quando è scoppiata a piangere per le insistenze di un fotografo francese che voleva il permesso di scattate foto provocanti.

Non è questione di bravura, non è questione di competenza, men che meno è questione di talento: in giorni di fermento in cui diverse attrici – hollywoodiane e non – hanno denunciato per molestie sessuali il produttore cinematografico Harvey Weinstein, capita l’occasione di ricordarci – per non dire di non tacere – le molestie sessuali, che non riguardano solo il mondo del cinema o della tv, ma anche quello dell’editoria, come conferma la denuncia della Cline.

Anzi, meglio, quello reale.

Su The Cut Emma Cline ha raccontato, senza fare i nomi, dei momenti della sua carriera in cui ha dovuto mandare giù forme di molestie che le donne subiscono quotidianamente in ogni ambito professionale. E, nella seconda parte del suo intervento, ha invitato le altre donne a parlare, denunciare, farsi aiutare.

Sui social sono diventate virali le campagna #Metoo #quellavoltache, in cui migliaia di donne e ragazze di tutto il mondo stanno raccontando, denunciando, alludendo a quelle situazioni – che sembrano piccole, ma non lo sono – in cui si sono sentite abusate o discriminate per questioni relative al genere.

Molestia non è solo lo stupro: molestie sono le parole, gli atteggiamenti, le allusioni, le pressioni, la paura.

 

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