“Non mi aspettavo questo exploit del Movimento 5 Stelle, ma da tempo sento in giro per l’Italia una crescente volontà di opporsi alla corruzione, che loro hanno incarnato meglio di altri…”. Lo scrittore Erri De Luca commenta con ilLibraio.it i risultati dei ballottaggi (in particolare a Napoli e Torino) e la vicenda dell’ex studentessa condannata per una tesi di laurea sui No Tav: “Mi torna in mente l’inquisizione…” – L’intervista

“Non mi aspettavo questo exploit del Movimento 5 Stelle, ma da tempo sento in giro per l’Italia una crescente volontà di opporsi alla corruzione, che resta il problema principale del Paese, come confermano le classifiche internazionali. I 5 Stelle hanno incarnato meglio di altri questo forte desiderio”. Erri De Luca commenta con ilLibraio.it i risultati delle Amministrative, che per lo scrittore “non hanno rappresentato un voto di protesta”.

SU RENZI – Allo stesso tempo, per l’autore campano (residente a Roma), “non si è trattato di un ‘Referendum su Renzi'”, piuttosto, nel caso, “sotto accusa sembra essere finito il Partito Democratico”.

SU NAPOLI – Quanto al risultato di Napoli, dove Luigi de Magistris si appresta a cominciare il secondo mandato da sindaco, per Erri De Luca la sua Rivoluzione arancione negli ultimi anni “è riuscita a bloccare la corruzione negli appalti pubblici. Un merito che i napoletani hanno premiato, consapevoli di aver dato il loro voto a un magistrato”.


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SU TORINO – E veniamo alla vera sorpresa delle ultime Amministrative: il successo a Torino del M5S con Chiara Appendino, che ha battuto Fassino. Per lo scrittore, “la sconfitta del Pd nel capoluogo piemontese è il risultato dell’indigestione da parte dei cittadini nei confronti del ventennale potere del centro-sinistra in quella città. Credo si tratti dunque di un risultato tutto torinese. Certo, mi fa piacere che la nuova sindaca si sia dimostrata sensibile alle proteste in Val di Susa per la Tav“. A proposito di questa battaglia, va ricordato che nell’ottobre scorso lo scrittore è stato assolto dall’accusa di istigazione a delinquere nel processo per alcune interviste in cui sosteneva che la Tav andasse sabotata”.

SUL CASO DELLA TESI DI LAUREA – Proprio di Tav il Tribunale di Torino è tornato a occuparsi nei giorni scorsi. Ha fatto infatti discutere, come ha raccontato La Stampa, il fatto che Roberta Chiroli, ex studentessa all’Università Ca’ Foscari di Venezia, sia stata condannata a due mesi di reclusione con rito abbreviato. Al centro della vicenda, una tesi di laurea. Secondo l’impostazione della procura di Torino, la ragazza “ha offerto un concorso morale alle azioni di disturbo del movimento No Tav, tanto che nel riferirne nella sua tesi ha utilizzato il pronome ‘noi’, dando quindi la conferma di avervi partecipato attivamente (qui i dettagli sul caso, ndr)”. Chiediamo a Erri De Luca di commentare questa notizia: “Mi torna in mente l’inquisizione. Non ricordo altri casi di condanne per una tesi di laurea. Dunque ritengo giusto lanciare l’allarme su questo caso. E a proposito del ‘noi’ finito sotto accusa, personalmente come pronome lo preferisco all’io, perché fa subito pensare a un’idea di comunità, che mi appartiene. Di quel ‘noi’ mi sento parte”.

 

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