Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra risolleva la testa, soprattutto sui social, ma non solo. Frasi ripetute a mo’ di barzelletta per anni, che parevano innocue fino a non molto tempo fa, si stanno sempre più facendo largo, con tutt’altro obiettivo. Il saggio “Mussolini ha fatto anche cose buone” fornisce gli strumenti per difendersi dal ritorno della mentalità fascista

La storiografia ha indagato il fascismo e la figura di Mussolini in tutti i suoi dettagli e continua a farlo. Il quadro che è stato tracciato dalla grande maggioranza degli studiosi è quello di un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace. L’accordo tra gli studiosi è piuttosto solido e i dati non mancano. Dopo oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, mai come ora l’idra risolleva la testa, soprattutto sui social, ma non solo. Frasi ripetute a mo’ di barzelletta per anni, che parevano innocue fino a non molto tempo fa, si stanno  facendo largo in Italia con tutt’altro obiettivo. E fanno presa.

Riprendere quelle antiche storielle e spacciarle come verità può, tuttavia, fare gioco a chi della storia sa davvero ben poco. È, in parte, il meccanismo delle fake news, di cui tanto si parla; ma è anche il metodo propagandistico che fu tanto caro proprio ai fascisti di allora: “Dite il falso, ditelo molte volte e diventerà una verità comune”.

Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo (pubblicato da Bollati Boringhieri) è un saggio scritto da Francesco Filippi, storico della mentalità che ha collaborato alla stesura di manuali e percorsi educativi sui temi del rapporto tra memoria e presente.

È un saggio che può fornire gli strumenti giusti per difendersi dal ritorno della mentalità fascista, reagendo con la forza dello studio e rispondendo punto su punto per mostrare la realtà storica che si cela dietro certi concetti.

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