Dal 7 al 10 settembre torna a Camogli il Festival della Comunicazione. Quest’anno si parlerà di “connessioni”. Ecco chi saranno gli ospiti

Il Festival della Comunicazione torna per la sua quarta edizione a Camogli, da giovedì 7 a domenica 10 settembre, dedicata alle “Connessioni”. Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, ideato con Umberto Eco, il festival è organizzato dal Comune di Camogli e da FRAME. Main media partner è la Rai, che ha ospitato la conferenza stampa di presentazione, mentre tra i media partner c’è anche ilLibraio.it.

IL PREMIO

Il Premio Comunicazione, quest’anno alla sua seconda edizione, è conferito al divulgatore scientifico Piero Angela, “figura di riferimento nel panorama del giornalismo italiano per l’importante lavoro di divulgazione storica e scientifica”, come spiega Danco Singer, dopo l’assegnazione nel 2016 a Roberto Benigni.

festival della comunicazione

IL FESTIVAL

Come spiega il comunicato di presentazione, protagonisti saranno oltre 130 esperti e studiosi di diversi ambiti e generazioni (scrittori, scienziati, artisti, registi, musicisti, filosofi, storici, sociologi, divulgatori informatici e scientifici, psicologi, semiologi, giuristi, giornalisti, blogger, manager, economisti), “per garantire quella ricchezza di contenuti e punti di vista che ha da sempre contraddistinto il festival e che rappresenta una delle sue caratteristiche più apprezzate”. Per questa ragione alle conferenze si affiancano laboratori, panel, spettacoli, mostre, cinema, escursioni e gite in mare, tutti gratuiti: “il festival ha avuto sin dall’inizio l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età, formazione e interessi e il risultato è una manifestazione che non si rivolge esclusivamente agli addetti ai lavori, ma si rivela accessibile e stimolante per tutti”.

IL TEMA

Le Connessioni caratterizzano non solo il secolo ipertecnologico in cui viviamo, ma sono anche intimamente legate alla natura umana: coinvolgono in modo profondo e strutturale la società, la storia, i sistemi economici e di governo, le nostre abitudini e il nostro pensiero. “La sfida dell’edizione 2017 sarà tentare di ‘attraversare’ tutte le connessioni per capire come orientarsi in una realtà così intricata, analizzando i modi in cui la società è arrivata all’attuale organizzazione, i possibili traguardi ed evoluzioni, i fenomeni e le forze in gioco“, spiegano Rosangela Bonsignorio e Danco Singer. “Viviamo oggi in un complesso di culture, tradizioni, storie individuali e collettive, tra loro connesse, che modellano le nostre identità. L’economia è un’unica grande area transnazionale costituita da mercati finanziari interconnessi e collegati con la sfera politica, sociale e ideologica; anche le imprese nei processi produttivi condividono know-how tra settori distinti. A livello personale, i nostri stessi sistemi cognitivi e neuronali procedono per associazioni e connessioni, che sono il tessuto vitale della creatività e dell’immaginazione. Anche la conoscenza si sviluppa grazie all’’essere connessi’, inteso come capacità di superare i confini del proprio ambito disciplinare, ampliando e intrecciando saperi e competenze. Il mondo della comunicazione oggi vive di connessioni tra mezzi fisici e tecnologie immateriali: le informazioni passano da un device all’altro, utilizzando codici diversi. Tutto questo ha un impatto sulle relazioni interpersonali che intratteniamo, sulle nostre abitudini e sulle nostre possibilità espressive”.

Festival della Comunicazione

ALCUNI TRA I PROTAGONISTI DELLA MANIFESTAZIONE

Dal mondo della storia, della filosofia, della semiologia e della letteratura: gli storici Alessandro Barbero (“Connessioni clandestine”), Guido Crainz ed Ernesto Galli della Loggia con il giornalista Pierluigi Vercesi (“Le connessioni della Repubblica”), Massimo Montanari; i filosofi Riccardo Fedriga (“Vedere con infiniti sensi: connessioni con persone molto speciali da Molyneux a Tooteko”), Maurizio Ferraris (“Post verità e altri enigmi”), Marco Santambrogio (“Ultimi barbarorum”); il semiologo Paolo Fabbri (“Segni indelebili: le nuovi arti del tatuaggio”); gli scrittori Stefano Massini con l’editore Beppe Cottafavi (“L’arte del racconto all’alba del Terzo Millennio”), Alessandro Piperno (“L’incipit o l’arte di connettersi al lettore”), Mirella Serri con il giornalista Antonio Prudenzano de ilLibraio.it; l’autrice di graphic novel Cinzia Leone, che manifesta il suo interesse nei confronti della tematica scelta come filo conduttore del festival: “Oggi come oggi siamo iperconnessi, ma ma fortemente scommessi dal reale centro dei problemi”.

Dal mondo della ricerca e divulgazione scientifica: il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla con la chef stellata Cristina Bowerman (“Folgorati sulla via di Damasco”); il divulgatore scientifico Piero Angela (“Demografia: la circolazione delle uova umane negli ultimi 1.000 anni”); i matematici Claudio Bartocci (“La tela di Penelope. Come le idee scientifiche si diffondono e talvolta muoiono”), Piergiorgio Odifreddi (“Plutarco, Keplero e Huygens: una connessione astronomica”); il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani con Edoardo Garrone, presidente del Gruppo ERG, e l’avvocato Vincenzo Roppo; il direttore dell’Ente Parco di Portofino Alberto Girani; lo psicoanalista Massimo Recalcati (“Connessioni fallite e riuscite”); il geologo Mario Tozzi; la neuroscienziata Laura Cancedda (“Le connessioni cerebrali”); il fisico Alberto Diaspro (“Connessioni molecolari”); lo psichiatra Paolo Crepet che oltre alla conferenza “I social come via breve per rimbecillirsi” tiene un incontro sul rapporto fra tecnologia e relazioni umane con la blogger Lucrezia Holly Paci (“Agganciami ma sganciati: la liquidità del sentimento nelle relazioni virtuali”).

Dal mondo dei media e dell’innovazione: i giornalisti Annalisa Bruchi, Mario Calabresi, Aldo Cazzullo (“Metti via quel cellulare”), Luca De Biase (“Pensieri inquinati? Strategie di bonifica per l’ecologia dei media”), Ferruccio De Bortoli, Federico Ferrazza, Aldo Grasso con Edoardo Camurri (“Viaggio nell’Italia delle connessioni”); Gad Lerner (“Operai disconnessi: il lavoro che non raccontiamo più”), Massimo Russo, Beppe Severgnini con Stefania Chiale (“Democrazia. Dieci regole per non farci fregare”); l’autore televisivo Carlo Freccero (“Le connessioni del potere”); gli youtuber Daniele Doesn’t Matter assieme al giornalista David Parenzo (“Storie, vite… e buonanotte”), Michael Righini (“Sconnessi dalle major: fare cinema sul web”); l’esperto di storytelling Andrea Fontana (“Walter White non abita più qui. ‘Connettersi’ nella Post-Verità: limiti, vizi e virtù delle iper-relazioni”); il politologo Evgeny Morozov; le curatrici dell’Enciclopedia delle donne Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli con le scrittrici Eleonora Cirant e Margherita Fronte e la giornalista Valeria Palumbo (“Madre a tutti i costi/ Madre, mai”).

Dal mondo del diritto: il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone; il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri; l’ex magistrato Gherardo Colombo (“Le connessioni dell’economia criminale”), direttore della casa editrice Garzanti, che in conferenza stampa esprime la sua approvazione sulla scelta del tema del festival: “Connessione vuol dire possibilità di comunicare, ma significa anche incastro, far parte di un puzzle che va a formare un disegno più ampio”.

Dal mondo dello spettacolo, dell’arte, della moda e dello sport: gli attori Claudio Bisio, Marco Paolini (con la conferenza-spettacolo “Camogli: Tecno-filò. Technology and me”); il presidente della SIAE Filippo Sugar; lo storico dell’arte Salvatore Settis; lo scrittore Roberto Cotroneo (“Connettersi con l’arte”); lo stilista Brunello Cucinelli con il giornalista Federico Fubini (“Chi sono gli artigiani del web?”); i giornalisti sportivi Fabio Caressa e Pierluigi Pardo con Fedele Usai amministratore delegato di Condé Nast (“Le connessioni del calcio. Voci da un mondo in calzoncini”). Doppio incontro sul tema del teatro con il direttore artistico del Teatro di Roma Antonio Calbi: il primo è su “Il teatro come parlamento sociale”, mentre il secondo, con l’attrice Giulia Lazzarini, è su “Il teatro come relazione. Pensando a Giorgio Strehler”.

Festival della Comunicazione

Dal mondo delle istituzioni, delle imprese e dell’economia: Walter Veltroni (“Le connessioni tra politica, cultura e società civile”); Monica Maggioni, presidente della Rai; Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo; Evelina Christillin, presidente dell’Enit e del Museo Egizio di Torino, con Alessandra Bianco, chief public relations officer del Gruppo Lavazza; Gabriele Galateri di Genola, presidente di Assicurazioni Generali; Oscar Farinetti, fondatore di Eataly (“Ricordiamoci il futuro”); gli economisti Lucrezia Reichlin, Paola Schwizer, Alessandra Perrazzelli, Severino Salvemini (“Chi ha detto che la finanza porti i pantaloni?”).

E ancora, dal mondo della comunicazione d’impresa: Simone Bemporad, direttore comunicazione e relazioni esterne di Assicurazioni Generali, con Lelio Mondella, presidente di Calvisius, e Maurizio Zanella, presidente di Ca’ Del Bosco (“Storie di successo made in Italy”); Luca Casaura, vice president corporate marketing di Costa Crociere; Barbara Cimmino, responsabile marketing di Inticom-Yamamay; Annalisa Galardi, managing director di Wingage-GSO, con l’autore televisivo Carlo Turati (“Le connessioni nudge: la spinta gentile verso la fiducia”); Simone Ungaro, amministratore delegato di Movendo Technology (“Il futuro Welfare & Wellness tecnologico”).

LA NOVITA’

Novità della quarta edizione del festival sono le Colazioni, incontri che hanno luogo di prima mattina: al tavolino di un bar del porto di Camogli, di fronte a un cappuccino e a un croissant, il pubblico ha la possibilità di creare un rapporto più stretto e diretto con gli scrittori Andrea De Carlo e Alessia Gazzola. Non solo: fedele al rito quotidiano del Caffè, che è anche un luogo di incontro in cui si discute, si scherza e ci si consola, il giornalista Massimo Gramellini porta a Camogli la sua “tazzina di parole”.

GLI SPETTACOLI

La piazzetta del porto di Camogli fa da scenario a tre spettacoli: “Ogni volta che mi baci, muore un nazista”, con il poeta Guido Catalano; “Il dolore pazzo dell’amore” con lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco e i musicisti Mario Incudine e Antonio Vasta; “Ecolalie: le parole e la musica” con il fisarmonicista Gianni Coscia e il semiologo Paolo Fabbri.

Tre spettacoli anche al Teatro Sociale di Camogli, che ha riaperto dopo 40 anni: “L’età del caos” con il giornalista Federico Rampini; “Giorni felici” di Samuel Beckett con gli attori Nicoletta Braschi e Andrea Renzi; “La lingua misteriosa dei binari: i treni tra musica, letteratura, giornalismo” con il giornalista Beppe Severgnini, la cantante Simona Bondanza, l’attrice Chiara Buratti e il pianista Piero Trofa.  Sempre al Teatro Sociale, in anteprima la proiezione del film “Due soldati” di Marco Tullio Giordana sul tema della criminalità organizzata.

“Connessione vuol dire possibilità di comunicare, ma significa anche incastro, far parte di un puzzle che va a formare un disegno più ampio”

 

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