La decisione dell’Aie di programmare la nuova Fiera del Libro di Milano non più a maggio, a pochi giorni di distanza dal Salone del libro di Torino, ma ad aprile, un mese prima, non convince affatto l’editore Giuseppe Laterza, che a ilLibraio.it spiega: “Perché non aspettare l’incontro di lunedì con Franceschini?”. Ora l’incontro tra gli editori “pro-Torino”

Milano si fa sempre più concreto il progetto della nuova Fiera del libro, che non ha ancora un nome, ma una data sì: si terrà dal 19 al 23 aprile (qui i dettagli). L’annuncio a sorpresa è arrivato il giorno dopo la nomina di Renata Gorgani, editore della casa editrice Il Castoro, a presidente de La Fabbrica del Libro SpA, la nuova società che svilupperò il progetto fieristico itinerante (qui tutti i dettagli, ndr).

Domani, intanto, resta in programma l’annunciata riunione degli editori “pro-Torino”, tra cui quelli che hanno comunicato a fine luglio la propria fuoriuscita dall’Aie. Tra i protagonisti dell’incontro al Circolo dei lettori del capoluogo piemontese, molti piccoli marchi e realtà rilevanti del panorama editoriale come E/o, Sellerio, Laterza, Feltrinelli, minimum fax. Presenti, tra gli altri, anche Sur, Add, marcos y marcos, Nottetempo, Nutrimenti e Voland.

Contattato da ilLibraio.it subito dopo l’annuncio della data da parte dell’Associazione Italiana Editori, Giuseppe Laterza spiega di non considerare affatto un’apertura quella dell’Aie (fino a oggi si era parlato di maggio anche per la Fiera milanese; il rischio, va ricordato, era dunque quello di avere due manifestazioni librarie nello stesso mese, a distanza di pochi giorni. Mentre, dopo la decisione odierna, i due eventi si terranno a distanza di un mese; ndr): “Mi chiedo perché l’Aie non abbia aspettato l’incontro con Franceschini di lunedì”, spiega l’editore, che fa riferimento alla riunione programmata per il 12 settembre, a Roma dove, dopo le polemiche delle scorse settimane, si vedranno il ministro dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, il ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, i rappresentanti dell’Associazione Italiana Editori e quelli della Fondazione per il Libro.

Prosegue Laterza: “Considero una mancanza di rispetto questa decisione presa a pochi giorni dall’incontro del 12. Quella dell’Aie è una decisione singolare e autolesionista. I due eventi restano troppo ravvicinati. Tra un mese e due, tre settimane, cambia davvero poco. E comunque, l’Aie ha voluto anticipare Torino. Non mi pare proprio si tratti di un tentativo di venire incontro al Salone…”.

Laterza, però, continua a credere nella possibilità di trovare “un punto d’incontro”: “Domani con gli altri editori valuteremo cosa fare. Ho già spiegato che quella di dar vita a un’associazione alternativa all’Aie non è a mio avviso la strada ideale”.

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Alla vigilia dell’incontro al Circolo dei lettori, con La Stampa Antonio Sellerio (prima di conoscere la decisione dell’Aie in merito alla data, ndr), ha parlato del suo legame con il Salone di Torino, e ha annunciato che la sua casa editrice ci sarà.

Quello di domani “è un incontro che nasce da un lungo lavoro fatto in questi mesi con gli editori e dalla disponibilità che abbiamo dato loro di diventare protagonisti del Salone. Coinvolgerli è il miglior modo per competere con Milano”, ha spiegato sempre alla vigilia dell’appuntamento del Circolo dei lettori (e sempre prima che la scelta delle date di Milano fosse resa nota, ndr) Antonella Parigi, assessore alla Cultura della Regione Piemonte. E ha aggiunto: “Gli editori formeranno una delegazione che incontreremo all’assemblea dei soci della Fondazione per il Libro. Con loro condivideremo lo statuto e la scelta del direttore artistico”.

Staremo a vedere cosa verrà fuori dagli incontri di domani a Torino e lunedì a Roma. Il clima continua a non rasserenarsi.

 


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