In gara alla Mostra del cinema di Venezia anche “Ex libris”, che il premiato documentarista 87enne Frederick Wiseman ha dedicato alla New York Public Library, la più grande biblioteca degli Usa: “Sono felice di portare un film che mostra una delle migliori facce dell’America, un luogo faro di cultura, di integrazione, di democrazia”. Un progetto che, in piena era-Trump, assume un valore “politico”

Tra i film in concorso alla Mostra del cinema di Venezia (30 agosto-9 settembre) c’è anche un progetto suggestivo, Ex libris. Il documentarista 87enne Frederick Wiseman ha dedicato questo lavoro di oltre tre ore alla celebre New York Public Library, la più grande biblioteca degli Stati Uniti.

Come racconta il Corriere della Sera, l’autore (per la prima volta in gara a Venezia dopo aver ricevuto il Leone d’oro alla carriera e l’Oscar) ha spiegato: “Sono felice di portare un film che mostra una delle migliori facce dell’America, un luogo faro di cultura, di integrazione, di democrazia”.

ex libris

La New York Public Library è ospitata da un edificio imponente, che racchiude oltre tre milioni di volumi. Per il documentarista la biblioteca è “una casa dei libri e del sapere solenne come un tempio. Un simbolo degli ideali democratici dell’America, del diritto per tutti di accedere alla cultura. L’ingresso è libero, così ogni anno qui arrivano milioni di persone non solo per consultare libri e archivi ma per frequentare i corsi gratuiti di lingue, informatica, storia, filosofia, teatro, cinema…”. Nell’era-Trump Ex libris assume dunque un valore “politico”.

Come si legge sul sito ufficiale della Biennale, il regista ha inoltre aggiunto, a questo proposito: “Le biblioteche pubbliche in America sono cambiate da quando ero giovane. Ricordo che andavo in biblioteca a prendere i libri. Ora le biblioteche offrono molto di più. Durante le riprese del film sono rimasto colpito nello scoprire la grande varietà di servizi, opportunità ed esperienze che le biblioteche forniscono a chiunque vi acceda. Le biblioteche odierne sono diventate dei centri comunitari con corsi dopo scuola per i bambini e corsi di formazione per gli adulti in lingue, cittadinanza, economia e informatica. A prescindere dall’attuale contesto politico americano, la biblioteca rimane un ideale di inclusione, democrazia e libertà d’espressione”.

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