“Me ne sono andato senza astio, né spirito di rivincita…”. Antonio Franchini parla dell’addio a Mondadori e del suo nuovo incarico in Giunti. E annuncia l’uscita del nuovo romanzo di Moresco, che sarà candidato allo Strega (“E’ l’unica guerra che possiamo permetterci, quella dei tempi non eroici della nostra generazione…”). Nei prossimi mesi sarà in libreria una favola di Camilleri…

Intervistato da Repubblica, Antonio Franchini, tra gli editor italiani più stimati della sua generazione, parla del suo nuovo incarico in Giunti. A settembre 2015, infatti, nel mezzo delle polemiche su “Mondazzoli” (è atteso per fine marzo il verdetto dell’Antitrust sulla discussa acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori, ndr) ha fatto discutere il suo addio all’incarico di responsabile della narrativa di Mondadori.

Per il gruppo fiorentino (che ha anche una sede a Milano), Franchini è ora direttore editoriale della narrativa e della saggistica. E in Giunti, come ilLibraio.it aveva anticipato, lo ha raggiunto anche l’editor Giulia Ichino, anche lei ex Mondadori.

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Nell’intervista a Repubblica, Franchini, 58 anni, annuncia la pubblicazione del nuovo romanzo di Antonio Moresco, L’addio, “thriller esistenziale” in uscita il 16 marzo: “Ora dobbiamo cercare due giurati che lo candidino allo Strega e siamo pronti…”. Franchini sottolinea il rapporto che da anni lo lega a Moresco, che ha dovuto attendere anni prima di veder pubblicato il suo primo libro, e che da molti oggi è considerato tra i più significativi autori italiani.


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Il nuovo direttore editoriale della narrativa e della saggistica Giunti non è preoccupato dalla sfida dello Strega (l’ex Mondadori conosce bene le dinamiche del premio…): “Sono un praticante di arti marziali. Ho un’ideologia samurai e il samurai è ‘colui che serve’. Combatto per l’autore. Se vinciamo bene, altrimenti avremo perso con onore”. E ancora: “Lo Strega è l’unica guerra che possiamo permetterci, quella dei tempi non eroici della nostra generazione…”.

Altro colpo di Franchini è l’approdo in Giunti di Andrea Camilleri, che pubblicherà una favola nei prossimi mesi, scritta con Ugo Gregoretti: Pinocchio (mal) visto dal gatto e la colpe. Oltre che con Sellerio, Camilleri da anni pubblica con altri marchi e gruppi editoriali, tra cui Mondadori, Rizzoli e Chiarelettere.


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Quanto al discusso addio a Segrate, Franchini (che nell’intervista ricorda con dolore il passaggio di Saviano a Feltrinelli) spiega di non provare “il complesso dell’ex”: “Me ne sono andato senza astio, né spirito di rivincita”. E dopo aver scoperto grandi bestseller, risponde così a chi vocifera che abbia lasciato (o dovuto lasciare) Mondadori perché negli ultimi anni non era riuscito a replicare i successi del passato: “Non è vero. Quando sono andato via erano tutti molto dispiaciuti. (…) Negli ultimi anni non c’è stato nessun grande successo editoriale…”.

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