Il 59° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche pone l’attenzione su un tema cruciale per le biblioteche italiane, la sostenibilità… – I particolari

Il 59° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche, che si svolgerà il 24 e 25 novembre alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, pone l’attenzione su un tema cruciale per le biblioteche italiane, la sostenibilità.

Come sottolinea il comunicato di presentazione, nell’era della digitalizzazione totale, le biblioteche non solo non sono scomparse, ma hanno saputo trasformarsi profondamente: non più solo spazi di lettura e studio, ma luoghi di intescambio sociale, fabbriche di cultura, aree polifunzionali, laboratori, centri di informazione pronte a rinnovarsi e diventare spazi aperti, non chiusi, affermandosi sempre più come “biblioteche sostenibili” attraverso tre concetti fondamentali: creatività, inclusione, innovazione.

Parlare oggi di “Biblioteche sostenibili” significa, da una parte riflettere sull’idea della biblioteca come protagonista di una politica sostenibile per la società nella produzione e circolazione della conoscenza, dall’altra individuare gli strumenti necessari per rendere la biblioteca stessa sostenibile.

Da diversi anni, si legge sempre nel comunicato, le biblioteche operano “per essere parte attiva e fondamentale di una politica sostenibile per la società marcando una presenza incisiva all’interno delle dinamiche di produzione e circolazione della conoscenza: sia rappresentando nelle proprie collezioni analogiche e digitali la produzione culturale, sia offrendo servizi di qualità per l’accesso e l’uso di tali collezioni”.

Enrica Manenti, Presidente Aib, commenta: “Parlare di sostenibilità delle biblioteche significa innanzitutto chiedere alle Istituzioni pubbliche di sostenere e finanziare le biblioteche in modo adeguato. Creare i presupposti per ‘Biblioteche sostenibili’ vuol dire mettere nelle condizioni le biblioteche e i bibliotecari che vi lavorano di affiancare le strutture pubbliche e private nel compito di creare istruzione, conoscenza, consapevolezza, ricchezza, coesione e inclusione sociale”.


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Sostenibilità e creatività

Oggi alle biblioteche viene chiesto di erogare servizi di tipo nuovo e di gestire nuove forme di apprendimento, che si fondano su un’inedita interazione fra persone, luoghi, oggetti. La biblioteca può generare valore e utilità sociale, accendere la curiosità e la creatività, accrescere le competenze dei cittadini, sia nelle funzioni e servizi tradizionali, sia quando si evolve in “movimento fablab”, ovvero attività laboratoriali dove si invitano le persone, e i giovani in particolare, a imparare, creare, produrre. “Una biblioteca che sappia porsi in questo modo può coniugare la trasmissione del sapere consolidato con la produzione dei nuovi saperi del XXI secolo, interpretando le spinte all’innovazione nel solco dell’evoluzione storica delle conoscenze”.

Sostenibilità e inclusione

Le biblioteche, per contrastare il mancato accesso alla conoscenza per molti strati della popolazione, la povertà economica e culturale, il conseguente isolamento sociale. La biblioteca, strumento di coesione sociale, migliora la qualità della vita e crea un benessere sostenibile. Diversi i progetti di sostegno delle biblioteche con l’obiettivo di garantire a tutti – anche alle fasce più deboli e svantaggiate – diritti di cittadinanza e accesso alla conoscenza. La funzione aggregativa esercitata dalle biblioteche – che spesso sono l’unico presidio culturale esistente in un determinato territorio – può essere un importante fattore di inclusione sociale e di superamento, attraverso l’acquisizione di competenze e di capacità critiche, delle disuguaglianze. In questo modo consente a tutti di esercitare i propri diritti di cittadinanza e di accrescere, attraverso la partecipazione alla vita culturale, le proprie capacità di empowerment. Una biblioteca di questo tipo diviene punto di riferimento per la comunità, e in primo luogo per i ceti sociali più deboli e svantaggiati, e si propone come community center o come “piattaforma” anche integrandosi con altri servizi di base sul territorio, contribuendo al miglioramento della qualità della vita.

Sostenibilità e Innovazione

La biblioteca può esercitare la funzione di community center, proponendosi sul territorio come sintesi di interventi e servizi erogati da altri soggetti pubblici e attori sociali, stimolando la partecipazione e offrendosi come presidio di riferimento per i cittadini. Sarà più facile così percepire l’utilità sociale della biblioteca e affrontare il tema della sostenibilità (economica e ambientale) della biblioteca stessa.


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