Si chiama “giallonero” la collana della casa editrice Bonfirraro, che punta sul “giallo sociale” – I particolari

Si chiama “giallonero” la collana della casa editrice Bonfirraro, rilanciata all’ultimo Salone del Libro di Torino: “giallonero” punta ad “accogliere le molteplici sfumature del mystery, dal thriller al noir”. Tre sono i romanzi proposti finora: Tende rosse di Angelo Agnello, Il diario Lombroso e il killer dei musei di Enzo Orlando e La ragnatela del potere di Jim Tatano, cui si aggiunge un numero uno, Giovinezza letale di Nunzia Ruvio, pubblicato nel 2009.

Alla base, non la volontà “di affollare la già densissima geografia noir”, ma quella di “selezionare titoli che rispondano a criteri narratologici ben precisi e che appartengano al filone nazionale del giallo sociale“. Bonfirraro, come spiega un comunicato, è “pronto a scommettere su una schiera di giallisti in ogni angolo d’Italia che possano servirsi della propria vena letteraria per intrecciare il personale e il politico, indagare su pezzi di storia d’Italia, e in particolar modo di quella Meridionale, avvolti ancora da troppi misteri con l’ansia di rivolta e riscatto, e fare emergere brandelli di memoria e di vissuto tragico o comunque borderline, con denunce e ritratti a tinte fosche della realtà quotidiana”.

“Pensiamo alla nuova collana – dichiara l’editore – come un contenitore di vizi e virtù umane, violenze, indagini, tensioni sciolte e vivaci che si facciano leggere piacevolmente, ma che non rinuncino alle raffinatezze di lingua e di stile. I personaggi che stanno cominciando ad abitarla, forse in quanto specchio dell’intima essenza dei loro autori, nutrono un atteggiamento sostanzialmente critico dell’ordine costituito, stigmatizzandone, anche se cautamente, le debolezze, le ipocrisie e le perversioni”.

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