In libreria per Longanesi l’autobiografia “Sono ancora un bambino (ma nessuno può sgridarmi)”>

Rappresentante di una grandissima tradizione di attori italiani, da Gassman a Mastroianni, Tognazzi, Volonté, regista, doppiatore, ma anche perito elettronico, inventore, fotografo, pittore, nonché incontrastato “Re del Pesto”. Questo e mille altre cose è Giancarlo Giannini, che nella sua autobiografia, “Sono ancora un bambino (ma nessuno può sgridarmi)”, pubblicata da Longanesi, rivela, pagina dopo pagina, la formula magica, apparentemente semplice, ma in realtà unica, di una creatività incessante e soprattutto senza limiti, proprio come quella dei bambini.
Dall’intesa profonda con Lina Wertmüller e Mariangela Melato alla passione per la cucina, imparata osservando per interi pomeriggi sua nonna impegnata ai fornelli; dagli incontri con colossi del cinema come Billy Wilder, Federico Fellini, Francis Ford Coppola, Ridley Scott, Pier Paolo Pasolini alla passione per il costruire oggetti con le proprie mani; dal compito di dare voce ad Al Pacino e Jack Nicholson all’attività di regista e insegnante. Giancarlo Giannini non è soltanto una fonte inesauribile di memorabili aneddoti, ma è soprattutto un uomo animato da un pensiero originale, maturato nei momenti di lettura e di solitudine, ricercato e coltivato fin dalle lunghe giornate d’infanzia trascorse sulle spiagge della Liguria.
Un pensiero che si traduce in riflessioni sulla vita e sulla morte, sul proprio mestiere da sempre affrontato con divertito perfezionismo, sulla notorietà e sull’ostinata volontà di farne a meno. Perché in fondo bastano un angolo tutto per sé e un semplice filo di rame per giocare a essere felici.

Fotografia header: Giannini Giannini (foto di Adolfo Franzò)

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