Lo scrittore Michael Ondaatje ha vinto il Golden Man Booker con “Il paziente inglese”, da cui è stato tratto l’omonimo film. In lizza c’erano i titoli vincitori di tutte le precedenti edizioni del Man Booker Prize

Parliamo di un premio letterario speciale, istituito per festeggiare i 50 anni del Man Booker Prize. In lizza, come ricorda il Corriere della Sera, c’erano i titoli vincitori di tutte le precedenti edizioni del premio (tra cui, solo per fare qualche nome, Salman Rushdie, V.S Naipaul, Kazuo Ishiguro, Arundhati Roy, Margaret Atwood e Ian McEwan). E la vittoria del Golden Man Booker è andata allo scrittore Michael Ondaatje, l’autore de Il paziente inglese, da cui è stato tratto l’omonimo film vincitore di 9 premi Oscar.

Ondaatje è nato a Colombo, Ceylon (oggi Sri Lanka), nel 1947, da una famiglia di origini olandesi. Dopo gli studi in Inghilterra si è trasferito in Canada, a Toronto, dove insegna alla York University. Tra le sue opere Garzanti ha attualmente in catalogo i romanzi Nella pelle del leone (1990), Il paziente inglese (1993), Buddy Bolden’s Blues (1995), dedicato alla figura di un trombettista jazz della New Orleans d’inizio secolo, Aria di famiglia (1997), la storia dei suoi genitori e della loro vita nella magica Ceylon coloniale, e Lo spettro di Anil (2000), ambientato nella Ceylon dei giorni nostri. Ondaatje è anche autore di diverse raccolte poetiche.

E veniamo alla trama del romanzo vincitore: sul finire del secondo conflitto mondiale, tre uomini e una donna si rifugiano in una villa semidevastata sulle colline di Firenze. In una stanza del piano superiore giace, gravemente ustionato in un incidente d’aereo, premurosamente accudito dall’infermiera Hana, il misterioso “paziente inglese”. Dai suoi racconti allucinati dalla morfina riemergono l’amore travolgente per Katharine e le avventurose peregrinazioni nel deserto. Intorno alla sua convalescenza s’intrecciano le vicende degli altri abitatori della villa: Hanam Caravaggio, un ladro che lavora per i servizi segreti, e Kip, un sikh, abile artificiere.
La memoria, i miti e le leggende personali dei quattro protagonisti, lacerati e turbati dall’esperienza della guerra, ripercorrono la storia di un’epoca, e ci permettono di giudicarla. Ma Il paziente inglese, con il quale Ondaatje ha vinto il Booker Prize nel 1993, è soprattutto una grande storia d’amore.

 

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