In rete è molto seguito. Ma i critici lo snobbano. Eppure, i suoi libri, prima pubblicati da piccoli editori, ora escono con successo da Mondadori, che a febbraio (ri)proporrà una sua “raccolta di favole tra Esopo e Il Piccolo Principe”

Basta dare un’occhiata veloce alla sua pagina Facebook per avere conferma del suo successo in rete. E, dati alla mano, allo stesso tempo si deve anche parlare di successo in libreria. Il riferimento è a Massimo Bisotti, i cui libri fanno storcere il naso a molti. Eppure, nonostante i critici lo snobbino, dopo l’esordio nel 2012 con il romanzo La luna blu (prima edizione Psiconline, seconda edizione, 2013, Ultranovel), Bisotti ha fatto il salto con il secondo: pubblicato l’anno scorso da Mondadori, Il quadro mai dipinto è rimasto per settimane in classifiche.

E dunque non stupisce che il prossimo 10 febbraio a Segrate propongano, in una versione aggiornata, un altro libro del nostro, Fotogrammi dell’anima, presentato come “una raccolta di favole tra Esopo e Il Piccolo Principe“, “sull’importanza di restare fedeli a noi stessi, di vivere le emozioni senza pregiudizi e paure, sempre controcorrente, mai controcuore”.

Ma chi è Massimo Bisotti? Nella sua biografia si legge: giovane, romano, ha studiato Lettere, suona il pianoforte ed è appassionato di psicologia. Di sé dice di aver iniziato a scrivere “perché le sue parole rimarginassero le ferite e si chiudessero in cicatrici”. L’editore sottolinea la capacità dell’autore “di scavare dentro il suo cuore e quello del lettore e metterli in comunicazione, creando un contatto di anime che si mettono a nudo”… E tra un contatto di anime e l’altro, per Bisotti, abile social media manager di se stesso (a giudicare dai “mi piace” e dalle condivisioni per i suoi post su Facebook), è arrivata anche la prima traduzione all’estero, in Brasile…

 

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