In vista di Expo, fino al 28 giugno 2015, all’interno del Museo di Storia Naturale di Milano, è aperta “Food. La scienza dai semi al piatto”. A curare la mostra, Dario Brassanini: “Gli alimenti hanno una storia spesso sconosciuta ai più”

“Gli alimenti hanno una storia spesso sconosciuta ai più. La nostra cucina è basata su alimenti che per arrivare nel nostro Paese hanno viaggiato attraverso i continenti, modificandosi nel tragitto. Quasi tutti sanno che patate e pomodori sono originari del continente americano. Ma poche persone potrebbero citare altrettanto facilmente altri due o tre prodotti comuni arrivati a noi, sia prima che dopo Colombo, dalle Americhe, dall’Asia o dall’Africa. Gli alimenti non solo hanno viaggiato ma, muovendosi nel tempo e nello spazio, hanno modificato i loro geni, spontaneamente o artificialmente, e adattati…”. Su La Freccia Dario Brassanini ha spiegato così il senso dell’ambiziosa mostra “Food. La scienza dai semi al piatto”, aperta da domani 20 novembre 2014 al 28 giugno 2015 a Milano, all’interno del Museo di Storia Naturale.

Brassanini (autore di “Pane e bugie” – Chiarelettere – saggio dedicato alla disinformazione alimentare, e di “Le bugie nel carrello”) cura la mostra, pensata in vista di Expo 2015, con il coordinamento scientifico di Beatrice Mautino.

La mostra  (prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Codice. Idee per la cultura, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE), adottando un linguaggio semplice e un approccio divulgativo, affronta il complesso tema del cibo con metodologia scientifica: i singoli elementi che arrivano ogni giorno nei nostri piatti vengono “sezionati” negli elementi principali e poi analizzati nel dettaglio. “Il visitatore, attraverso l’esposizione di preziosi semi che escono per la prima volta dalle più importanti banche dei semi italiane, scoprirà così che cos’è davvero la biodiversità, i cambiamenti in corso e le azioni/iniziative volte a preservarla. Un percorso tra scenografiche immagini al microscopio, video didattici e giochi interattivi: partendo da dove tutto inizia, il seme, il visitatore arriverà al piatto finito. Inizialmente il visitatore sarà coinvolto in un viaggio nel tempo e nello spazio degli alimenti che caratterizzano la nostra cucina come il riso, il caffè, il cacao e la pasta, per scoprirne le storie intricate e le difficoltà incontrate prima di essere integrati nei nostri ricettari”.

Al termine di questo viaggio, “il visitatore sarà invitato a una ri-scoperta sensoriale del cibo e dei molti elementi – dall’ambiente alla psicologia – che ne influenzano il consumo”.

Ampio spazio sarà dedicato alla cucina, “alla comprensione del funzionamento degli elettrodomestici e di macchinari per la lavorazione degli alimenti, come la risatrice, il tostino per caffè, la temperatrice per la produzione del cacao, alle ricette di diverse epoche storiche, messe a confronto per capire il diverso approccio al cibo nel corso dei secoli e infine agli errori più comuni che si compiono in cucina e al modo migliore per evitarli”.

 

 

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