“Alice abita ancora qui”, leggi l’editoriale del presidente e Ad del gruppo GeMS che apre il nuovo numero della rivista Il Libraio: “Il libro reagisce e si rinnova. Da sempre…”

Alice abita ancora qui

Per tre anni i media hanno parlato della crisi del libro e dell’avvento delle nuove tecnologie che lo spazzeranno via. Sembrava impossibile ricordare che anche nei Paesi più avanzati la stragrande maggioranza dei lettori preferisce spendere di più ma comprare il libro di carta, che offre molti più appoggi alla memoria umana, e allo stesso tempo che gli e-book sempre derivati del libro sono, pubblicati comunque da un editore perché i bei libri non nascono sotto i cavoli ma dal lavoro appassionato di autori e editori ecc. Ma purtroppo il nuovo faceva più notizia, faceva titolo e non si poteva obiettare senza essere tacciati di luddismo. Nel 2014 le cose sono un po’ cambiate. La polemica tra Amazon e Hachette, nella quale centinaia di autori di bestseller e molti premi Nobel si sono schierati con gli editori, ha smascherato questa sottocultura, dimostrando che gli autori ai loro editori ci tengono, che ne riconoscono l’importanza e del resto i tentativi di costruire bestseller e gli investimenti in case editrici delle piattaforme che ci hanno provato si sono rivelati dei flop. Il Financial Times annuncia ora la fine della crisi del libro in UK, a Natale sono cresciute le vendite di libri e e-book anche in Italia.

Giovani in coda davanti a una libreria di Roma per incontare Jamie Mc Guire

Giovani in coda davanti a una libreria di Roma per incontare Jamie Mc Guire

Il libro reagisce e si rinnova. Da sempre. In questo clima ho notato una buffa sindrome: tra gli opinionisti sono spesso i più anziani a dubitare del libro a vantaggio dei social, dell’ebook, del digitale in tutte le sue manifestazioni, forse per sentirsi al passo con i tempi. Il futuro del libro è nel fatto che le sue tre dimensioni seducono i cuccioli di uomo ben prima che essi siano in grado di notare uno schermo, nel fatto che moltissimi tra i principali bestseller del 2014 sono destinati ai giovani, i libri di Jamie Mc Guire, Luis Sepúlveda, Albert Espinosa e tanti altri ancora. Nei tanti giovani che da noi lavorano con passione ai vostri libri. È nel pubblico sempre più giovane che affolla gli incontri con Donato Carrisi, Wilbur Smith, Massimo Gramellini e Chiara Gamberale, che dominano le classifiche.

Il futuro del libro è nelle migliaia di blog che di libri si occupano, nel fatto che sono proprio loro, i campioni della rivoluzione del web, a sottolinearne l’importanza: Mark Zuckenberg vuole consigliare dei libri attraverso Facebook, Bill Gates suggerisce a gran voce il libro di Simsion (pag 21). Il futuro è in personaggi che dei giovani ci parlano, come Arianna nel libro di Michela Tilli, o la giovane editor dark del brillante manoscritto che leggo in queste ore, di Alice Basso, e che vedrete nel prossimo numero. Il futuro (non solo del libro ma dell’aspirazione a un mondo migliore) è in un grande bestseller letto anche nelle scuole, Io sono Malala, che anche grazie al libro ha vinto il premio Nobel per la pace ancora minorenne.

Il futuro è nei giovani scrittori di queste pagine come Alessia Gazzola, Lorenzo Marone, Lavinia Petti. Il futuro è nei manoscritti sempre più irresistibili che mi passano tra le mani. Il futuro è nello strepitoso esordio di Alice Ranucci, 17 anni ben vissuti: Nel silenzio del tuo cuore è un romanzo scritto molto bene, una storia ben congegnata, per far emergere sentimenti profondi. Chapeau! Alice vuole studiare neuroscienze ma adora leggere e scrivere e non rinuncerà mai a questa sua dimensione. Il futuro infine è nei 30 ragazzi nati nel 2001 che si sono appena abbonati al Libraio.

*L’autore, presidente e Ad del gruppo GeMS, è editore de Il Libraio e del sito IlLibraio.it 

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