Miguel Bonnefoy, classe ’86, è cresciuto tra Francia, Venezuela e Portogallo. E la sua scrittura si ispira al realismo magico e al surrealismo…

Octavio è un uomo solitario, con gli altri scambia solo le parole dettate dalla necessità, finché nella sua vita non entra Doña Venezuela, attrice di Maracaibo che lo inizia alla scrittura e alla lettura, e con la quale instaura un rapporto di tenera amicizia. Ma questa relazione è destinata a non durare. Assoldato nella banda di ladri gentiluomini capeggiata dal carismatico Rutilio Alberto Guerra, Octavio è coinvolto in un furto proprio a casa della donna che ama
Qualcosa però va storto. Costretto a fuggire, intraprende un viaggio alla scoperta dell’universo venezuelano in un alternarsi di situazioni oniriche e avventurose. La sua peregrinazione alla ricerca di riscatto lo condurrà nei recessi di una natura indomabile, tra le pieghe di un paese misterioso, fino all’epilogo…

In libreria Il meraviglioso viaggio di Octavio (66thand2nd) di Miguel Bonnefoy, romanzo picaresco in cui si intrecciano la storia, il mito, l’elemento religioso e quello irrazionale, e in cui si celebra la bellezza del Sud America.

L’autore, nato a Parigi nel 1986 da madre venezuelana e padre cileno, è cresciuto tra Francia, Venezuela e Portogallo. La sua scrittura, divisa tra Europa e Sud America,1Nel 2013 ha ricevuto il Prix du Jeune Écrivain de langue française per il racconto Icare.

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