Arriva in libreria il saggio di Raffaele Fiengo dal titolo “Il cuore del potere – Il Corriere della Sera nel racconto di un suo storico giornalista”

Raffaele Fiengo dal 1968 ha lavorato al Corriere della Sera, trovandosi più volte in contrasto con la direzione. Per vent’anni è stato rappresentante sindacale. Nel 1973 ha fondato la società dei redattori del Corriere della Sera e nel 1974 è stato autore, con la direzione di Piero Ottone, dello “Statuto del giornalista”.

Ora arriva per Chiarelettere un suo saggio, dal titolo Il cuore del potere – Il Corriere della Sera nel racconto di un suo storico giornalista, in cui Fiengo racconta 40 anni in difesa dell’indipendenza del giornale più famoso d’Italia, il giornale della borghesia illuminata, il giornale di Luigi Albertini e Luigi Einaudi, un giornale che veramente libero non è mai stato perché sempre al centro di appetiti economici e politici.

Fiengo, di formazione liberal, ci offre la sua versione dei fatti attraverso le lotte che ha condotto per affermare i principi di una stampa libera. Una lotta dura, dai tempi eroici della direzione di Piero Ottone alla strisciante occupazione della P2 sotto Franco Di Bella fino ai disegni egemonici di Craxi e poi le indebite pressioni dei governi Berlusconi.

Oggi gli attori sono cambiati ma con le interferenze del marketing e della nuova pubblicità, e l’invasione dei social network, il mestiere del giornalista è ancora più contrastato, anche al Corriere, da sempre “istituzione di garanzia” in un’Italia esposta a continue onde emotive e a tensioni di ogni tipo. Se cade il Corriere cade la democrazia. E questo libro lo dimostra.

Come scrive Alexander Stille nell’introduzione, “considerate le varie lotte avvenute per il controllo del Corriere, è un miracolo che da lì sia uscito tanto buon giornalismo, tanta informazione corretta, e ciò grazie agli sforzi di tanti giornalisti interessati soprattutto a fare bene il proprio lavoro”.

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