Su ilLibraio.it, mese per mese, seguendo il calendario astrologico, Simon & the Stars racconta un grande della letteratura attraverso attraverso il suo segno zodiacale… E’ il turno di Isabel Allende, nata sotto il segno del Leone

Simon & the Stars, seguitissimo astro-blogger e appassionato di libri, autore per Vallardi de l’Oroscopo 2017, ci racconta una scrittrice o uno scrittore attraverso il suo segno zodiacale…

di Simon & the Stars

Isabel Allende nasce a Lima in Perù il 2 agosto 1942 sotto il segno del Leone con un bellissimo ascendente in Sagittario. Questa “doppietta” di segni di Fuoco ci racconta la sua grande energia e la sua potente solarità, esprime il suo animo incline all’esplorazione e giustifica probabilmente anche i suoi tanti viaggi e spostamenti geografici. Ci racconta la passionalità che promana dai suoi romanzi, così come una straordinaria attitudine a “fissare” la storia attraverso le parole.

Ciò che non ci racconta, almeno in prima vista, è invece il gusto per il magico, l’attenzione per quelle mille sfaccettature dell’esistenza che sfuggono ad un occhio più terreno e materialista. A cominciare dal suo capolavoro (La casa degli spiriti), la sua opera risuona continuamente di elementi “magici”, magistralmente intrecciati al piano più concreto e terreno del racconto.

Nei romanzi dell’Allende, tangibile ed intangibile non si sfidano, l’uno non esclude l’altro, ma si spiegano e completano reciprocamente. Il piano “infinito” del racconto (tanto per citare un altro capolavoro) non è mai così prominente da sradicarci dal reale, mentre il piano “finito” non è mai così “limitante” da tarpare le ali alla dimensione magica. Proprio come accade, in fin dei conti, in questo nostro Mondo che l’Illuminismo ha contribuito in parte a spiegare ma anche a dis-incantare. Isabel Allende restituisce al Cosmo un po’ del suo naturale incanto.

Questa colonna portante della sua opera, dicevo, non deriva tanto dal suo segno o dal suo ascendente, ma ad una lettura più approfondita del suo tema di nascita salta all’occhio. Proprio come Virginia Woolf, della quale ho parlato in un precedente articolo, Isabel ha il Sole in Ottava casa, l’area dello Zodiaco che parla proprio del rapporto con il “mistero”. L’Ottava casa è il simbolico luogo della coscienza dove il finito incontra l’infinito, è l’anello di congiunzione tra la sfera celeste e la sfera terrena, fatte naturalmente l’una ad immagine e somiglianza dell’altra. E’ quel luogo che ci spinge a guardare il fatto o il fenomeno e chiederci quale simbolo o archetipo nascondano. “Come in cielo, così in terra”: nulla è più vero, e questo l’Ottava casa lo comprende in modo potente e istintivo. E, anzi, avverte come miope e limitante tutto ciò che tenta di spezzare questo legame.

Isabel Allende ha il Sole (che nel planetario astrologico rappresenta il “centro” dell’identità) proprio in Ottava casa, risuona profondamente con questi temi e li esprime magistralmente nei suoi libri. I suoi romanzi guardano l’umanità con un occhio attento e penetrante, capace di scostare il velo di Maya e trovare l’infinito dietro il quotidiano. Credo che al di là della bellezza della sua penna e del romanticismo delle sue storie, questa capacità di raccontare la magia che impregna il lato terreno delle cose sia la sua cifra stilistica più potente, quella che attinge al linguaggio dei simboli e per questo ha superato barriere linguistiche e culturali, e ha conquistato il mondo, proprio come piace al suo ascendente in Sagittario. Perché al di là delle differenze e dei confini, quando parliamo per simboli spirituali, parliamo tutti la stessa lingua.

 

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