Le storie raccolte in “Estremi” dimostrano in modo lampante perché Jon Krakauer è considerato il maestro del giornalismo contemporaneo d’avventura

Pubblicate inizialmente su prestigiose riviste come New YorkerOutside e Smithonian, le storie raccolte in Estremi (Corbaccio, traduzione di Francesco Zago) dimostrano in modo lampante perché Jon Krakauer è considerato il maestro del giornalismo contemporaneo d’avventura. Dal leggendario alpinista americano Fred Beckey, un dirtbag climber che ha aperto centinaia di nuove vie in oltre settant’anni di attività, agli ultimi, tragici, giorni dell’altrettanto leggendario surfista Mark Foo, che non ha saputo cavalcare la sua ultima, impressionante onda, fino al magnate delle spedizioni commerciali himalayane Russell Brice, dato per morto a quota 8.760 sull’Everest, che ha scatenato una delle più controverse polemiche alpinistiche di tutti i tempi.

E poi un vulcano dormiente potenzialmente in grado di distruggere Seattle; un campo avventura che dovrebbe – almeno in teoria – rieducare adolescenti ribelli; una grotta del New Mexico dove gli scienziati della nasa ricostruiscono le potenziali condizioni di vita del pianeta Marte. Questi personaggi e queste storie estreme, ripropongono Krakauer spirito avventuroso, scrupoloso giornalista investigativo e narratore.

 

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