“La biografa” di David Constantine racconta un insieme di vite, di scelte, soprattutto sofferte, e di incontri più o meno fortuiti. Un romanzo che suscita la curiosità di scandagliare il passato dei nostri cari per scoprire i momenti che li hanno resi quelli che conosciamo…

Ricostruire la giovinezza di chi si è amato per superarne la perdita. Sembra un’idea “folle”, eppure Katrin, biografa di professione, applica quello che sa fare meglio, ossia ricostruire vite, all’esistenza del marito Eric, appena scomparso a causa del cancro. Ne La biografa (Nutrimenti) l’autore inglese David Constantine unisce la narrazione del lutto di una donna sola in un paese che non è il suo – Katrin è polacca e vive in Inghilterra per via di Eric – a una storia d’amore e di scoperta di sé avvenuta negli anni Sessanta.

la biografa

Eric e Katrin hanno vent’anni di differenza, lui ha avuto una prima moglie e un figlio da essa. Ma quello che interessa Katrin non è la sua prima vita coniugale, ma un periodo piuttosto breve e travagliato della vita del marito, meno di due anni che lo hanno visto trasformarsi da studente di Oxford a padre di famiglia.

Tutto ha inizio quando Eric e un gruppo di amici, tutti diciannovenni, decidono di partire, ognuno per conto proprio, dalla natia Inghilterra e di ritrovarsi in un paesino francese. La prima parte del viaggio è l’ultima cosa che Eric racconta alla moglie prima del peggiorare della malattia che lo priva della possibilità di continuare il suo racconto.

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David Constantine

Al funerale dell’uomo, inoltre, si presenta un’anziana donna francese che dice di averlo conosciuto proprio in seguito al viaggio in Francia. Si chiama Monique e porta in dono alla vedova un piatto dipinto a mano.

Distrutta dalla perdita, ma guidata dall’istinto di biografa, Katrin non può fare a meno di trascorrere i mesi che seguono la morte del marito a ricostruire gli anni tra il viaggio in Francia e il matrimonio di Eric con la prima moglie attraverso lettere conservate in soffitta e incontri con Daniel, compagno di studi del defunto.

Katrin, attraverso la ricerca e la scrittura della biografia del marito da giovane, scopre come l’uomo che ha amato per più di vent’anni è diventato quello che lei ha conosciuto. Anche grazie all’amore di un’altra donna. Ma capisce anche chi è lei stessa, autrice che scrive in una lingua non sua, ma, nonostante la distanza e gli anni trascorsi, ancora schiacciata dalle aspettative del padre.

La biografa racconta un insieme di vite, di scelte, soprattutto sofferte, e di incontri più o meno fortuiti. Esistenze così realistiche che il romanzo suscita la curiosità di scandagliare il passato dei nostri cari per scoprire i momenti che li hanno resi quelli che conosciamo.

 

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