“La Gatta con gli stivali”, una fiaba inedita di Beatrix Potter, è stata pubblicata lo scorso settembre in Inghilterra, in occasione del 150esimo anniversario della nascita della scrittrice: a distanza di cento anni, dunque, una delle autrici per ragazzi più amate continua a regalarci sorprese. E questa volta il libro è arricchito dalle illustrazioni di un altro mito dei lettori bambini, Quentin Blake, storico illustratore dei romanzi di Roald Dahl… – L’approfondimento

La Gatta con gli stivalifiaba inedita di Beatrix Potter, è stata pubblicata lo scorso settembre, in occasione del 150esimo anniversario della sua nascita: a distanza di cento anni, dunque, una delle autrici per ragazzi più amate continua a regalarci sorprese.

Il racconto è stato scritto dall’autrice delle avventure di Peter Coniglio nel 1914 e il manoscritto è stato inviato all’editore, Frederick Warne & Co, lo stesso anno. Beatrix aveva completato il testo e si preparava ad arricchirlo con le sue inconfondibili illustrazioni quando “le interruzioni iniziarono”: prima lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, poi il matrimonio e infine la malattia impedirono all’autrice di completare e pubblicare il libro.

Il manoscritto è stato così dimenticato nei meandri degli archivi del Victoria and Albert Museum di Londra, dove sono conservati tutti i manoscritti di Beatrix Potter, per un secolo: solo nel 2013, Jo Hanks, editore della Penguin Random House, ha ritrovato l’inedito e ha deciso di pubblicarlo. Hanks è venuta a conoscenza del racconto leggendo una biografia di Potter degli anni Settanta, ormai fuori catalogo: la biografia, infatti, parlava di un racconto che aveva come protagonista una gattina chiamata Kitty, ma non specificava a che punto fosse il lavoro e se le intenzioni dell’autrice fossero effettivamente di pubblicarlo.

Quando è stato ritrovato, The Tale of Kitty-in-boots, questo il titolo originale dell’opera, era a un buon punto di lavorazione: una bozza del testo quasi completa e alcuni schizzi dei personaggi come Kitty, con la giacca di tweed, gli stivali e un fucile da caccia in mano, e Mr Tod, realizzati dall’autrice. A completare le illustrazioni del libro è stato chiamato nientemeno che Quentin Blake, celebre illustratore dei romanzi di Roald Dahl.

Kitty in boots

Un’illustrazione originale di Beatrix Potter

Il racconto di Beatrix Potter

La Signorina Catherine St. Quintin, come preferisce farsi chiamare Kitty, protagonista del racconto, è una soffice gattina nera molto particolare: adorata e protetta dall’anziana padrona, che teme che possa essere trasformata in un bel paio di manicotti di pelo di gatto nero molto di moda in quegli anni, Gatta non ama la vita da gatta di casa. A lei piace andare a caccia di notte, vestita di tutto punto “con tanto di giacca da uomo di tweed e stivaletti foderati di pelliccia”. A sostituirla durante le sue uscite notturne, per non far preoccupare l’anziana padrona, è Occhiofino, un amico gatto, nero come lei, che, quando arriva la sera, si intrufola nella casa di Gatta e trascorre lì la notte, al caldo. Al mattino Gatta torna e riprende il proprio posto.

Una sera però Occhiofino si rifiuta di entrare: quella notte infatti vuole partecipare anche lui alla caccia, insieme a Jimmy Stecco e al cugino John Furetto, che sono andati a caccia di conigli. I due mici escono così nella campagna notturna e Gatta si porta dietro il fucile: ma ahimé, la nostra aspirante cacciatrice non è molto brava a maneggiare l’arma, da cui partono improvvisamente alcuni colpi, senza fortunatamente ferire nessuno!


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Dopo vari tentativi di dare la caccia a topi, cornacchie e montoni ed essere riuscita solo a centrare il bucato steso della povera lavandaia, la signora Trovatutto, Gatta finisce per colpire un animale. Ma si tratta proprio di Jimmy Stecco, uno dei furetti che erano andati a caccia prima di lei. I due furetti, arrabbiati, le rubano il fucile, ma non le pallottole, e i tre iniziano insieme a dare la caccia ad alcuni coniglietti.

In una delle tane i tre cacciatori trovano però pane per i propri denti: ne esce un “robusto coniglio in giacca azzurra che lo punzonava a tutto spiano con un ombrello”. Questo coniglio scontroso altro non è che una versione un po’ invecchiata e appesantita di Peter Coniglio, il personaggio più famoso nato dalla fantasia di Beatrix Potter: Peter diventa la preda dei tre cacciatori ma riesce velocemente a seminare i due furetti, per poi inchinarsi rispettosamente a Gatta come a dire “prego” per averla liberata da quei due manigoldi. Ma la nostra bracconiera nata non demorde e segue il coniglio, determinata ad acciuffarlo.

Ed è seguendo il coniglio che la povera Gatta rimane prigioniera di una delle trappole del signor Tod, la volpe. Qui rimane tutta la notte, mangiando solo un topo crudo, unico bottino di caccia. Finché Gatta non sente dei passi che si avvicinano: è il signor Tod, venuto a vedere quale animale è rimasto prigioniero della sua tagliola. La volpe tenta di liberarla, ma per sbaglio dal fucile di Gatta esce un colpo, che mette in fuga il signor Tod e gli fa abbandonare il sacco con il bottino di pellicce raccolto nella giornata. Sarà da quel sacco che uscirà la signora Trovatutto, che finalmente libererà la sfortunata protagonista.

Una volta libera, Gatta si sbarazza all’istante di fucile e giacca e corre a casa, dove decide che “era Occhiofino la causa di tutte le sue disgrazie: gli saltò addosso e si azzuffarono per tutto il salotto”. Da quel giorno Gatta decide di limitarsi ad andare a caccia di ratti e topi nel cortile e di prendere il tè con le “gatte rispettabili del villaggio, quali Ribby e Tabitha Nervosetti”.

Kitty_blake

Un’illustrazione di Quentin Blake

Come abbiamo detto, questo nuovo excursus nel modo di animali di Beatrix Potter ha un illustratore inedito, Quentin Blake, che si discosta notevolmente dallo stile delicato e pulito delle illustrazioni dell’autrice. Tuttavia lo stile di Blake, come ha notato Beatrice Masini in un articolo, connotato da tratti decisi, da disegni non precisissimi e piuttosto spigolosi, si sposa bene con la storia di Gatta, che non risparmia gli aspetti più cruenti e “naturali” della natura e del rapporto tra animali: Gatta che si mangia un topo crudo, il signor Tod che nel suo sacco ha “cinque pelli di talpa, una pelliccia bianca e marrone di buona qualità ma alquanto puzzolente, mezza coda di gatto, due coniglietti sbocconcellati, e un porcospino” e la descrizione delle ferite riportate da Gatta a causa della tagliola.

Quentin BlakeQuentin Blake

The Tale of Kitty-in-boots è stato pubblicato da Frederick Warne & Co a settembre dello scorso anno (in Italia è pubblicato da Mondadori), editore originale di tutte le opere di Beatrix Potter.

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