Nicola Lagioia ha presentato la squadra che lo aiuterà a organizzare la 30esima edizione del Salone del libro di Torino, dopo mesi di polemiche. Ci saranno, tra gli altri, Giuseppe Culicchia, Loredana Lipperini, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parella, Mattia Carratello, Ilide Carmignani, Alessandro Leogrande e Vincenzo Trione – I dettagli

Come sarà la 30esima edizione del Salone del libro di Torino? Chi aiuterà il neo-direttore Nicola Lagioia a costruirla? Quanti a quali editori torneranno al Lingotto l’anno prossimo? Se lo sono chiesto in tanti, nel mondo dell’editoria, dopo mesi di polemiche e botta e risposta a distanza con Milano, dove dal 19 al 23 aprile si svolgerà una nuova fiera, Tempo di libri, fortemente voluta dall’Aie e Fiera Milano.

E stamattina nel capoluogo piemontese Lagioia ha risposto, presentando il “suo” Salone e la sua “squadra”, che sarà composta da Giuseppe Culicchia, Loredana Ljpperini, Fabio Geda, Andrea Bajani, Valeria Parrella, Mattia Carratello, Rebecca Servadio, Alessandro Grazioli, Ilide Carmignani, Eros Miari, Giulia Blasi, Giorgio Gianotto, Alessandro Leogrande e Vincenzo Trione, e che si occuperà delle varie sezioni della manifestazione.

Come riporta Repubblica.it, Lagioia ha spiegato che sarà “il Salone dei lettori e degli editori”, e ha aggiunto: “Molti ci hanno chiesto di raddoppiare gli spazi dello scorso anno. Sarà poi il Salone dei bambini e dei ragazzi e il Salone della scienza; si parlerà di politica, di economia e anche di diritti. Ci sarà la fotografia ed esploreremo il rapporto fra letteratura e musica. Ci saranno i fumetti di Torino Comics. E ci sarà anche la cucina, intesa come cultura”. E ancora: “A breve ci sarà il passaggio di consegne tra il presidente attuale e il futuro presidente e comunicheremo il budget. Procediamo con il vento in poppa…”.

Il Lingotto chiuderà alle ore 20. Poi inizieranno gli incontri in giro per la città.

“Sta soffiando il vento del cambiamento. Sono passate cinque settimane da quando ho assunto la presidenza ad interim e sono molto soddisfatta. Abbiamo trasformato la sfida in opportunità per rispondere a un attacco. Sarà il simbolo di Torino che alza la testa”, ha spiegato Mario Montalcini, presidente ad interim della Fondazione per il Libro.

E Massimo Bray ha aggiunto: “Questo Salone deve servire a ricucire. Bisogna superare la continua divisione, le contrapposizioni. I libri ci insegnano che il cammino è lungo”. Augurandosi: “Sono convinto che anche con Milano ci sarà un dialogo, chissà che non si riesca a capire che ci sono stati degli errori e a superare anche in questo caso le contrapposizioni”.

 


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