Laura Cerutti si appresta a diventare la nuova responsabile della narrativa italiana della Feltrinelli e a raccogliere l’eredità di Alberto Rollo. ilLibraio.it l’ha intervistata per conoscere meglio il suo percorso, le sue passioni letterarie, e per capire quale direzione intende intraprendere nel non semplice incarico. Con lei abbiamo anche parlato dei libri in uscita l’anno prossimo; e de “La paranza dei bambini”, il primo romanzo “puro” di Saviano: “Roberto ha già iniziato a scrivere il seguito, perché la storia di Nicolas e dei paranzini tornerà in libreria nel 2017…”

Prendere il posto di Alberto Rollo, tra gli editor più affermati della sua generazione che, dopo 22 anni in via Andegari, ha deciso di dire addio alla Feltrinelli per cominciare una nuova avventura, diventando, dal prossimo gennaio, direttore editoriale di Baldini&Castoldi. Una bella responsabilità per Laura Cerutti che, come abbiamo anticipato, si appresta a prendere la guida della narrativa italiana della Feltrinelli.

Dopo la laurea, con una tesi in Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università degli Studi di Milano, Cerutti ha lavorato per dieci anni in Mondadori, dove è stata caporedattrice della narrativa italiana, allora diretta da Antonio Franchini, e dove ha lavorato, tra gli altri, con autori come Paolo Giordano, Niccolò Ammaniti e Walter Siti.

Abbiamo intervistato Laura Cerutti, in via Andegari da febbraio 2015, per conoscere meglio il suo percorso, le sue passioni letterarie, e per capire quale direzione intende intraprendere nel suo nuovo non semplice incarico.


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Impossibile, per cominciare, non chiederle di Alberto Rollo: “Sin dal nostro primo incontro in casa editrice, quasi due anni fa ormai, sono rimasta affascinata da come la sua cultura e la complessità della sua visione del mondo non siano mai disgiunte da una grande umanità, da un’estrema curiosità. Soprattutto quest’ultima colpisce, perché è curiosità di cose ma anche di persone, che si traduce in ascolto prima, e poi nell’intenzione, sempre, di imprimere un segno, accompagnare al cambiamento. E ha accompagnato anche me, in fondo, a raccogliere un’eredità importante, che mi impegno a onorare prendendo il testimone e correndo avanti”. Parole di stima, dunque, per il futuro direttore editoriale di Baldini&Castoldi.

Roberto Saviano foto di Maki Galimberti

Altra domanda inevitabile, quella sul nuovo libro di Roberto Saviano: il suo primo “romanzo puro” segna l’inizio di un nuovo percorso letterario? Per Laura Cerutti “la scrittura della Paranza dei bambini ha consentito all’autore di Gomorra “una grande libertà di movimento, non solo nell’articolare i molti personaggi e le tante storie che animano la narrazione, ma anche dal punto di vista espressivo”. Quanto alla scelta di scrivere un’opera di fiction, finora “ha ricevuto un’accoglienza entusiasta”. Ecco perché “posso dire con certezza che si tratta di un percorso letterario che non si concluderà qui. Tantissimi sono i messaggi ricevuti e che continuano ad arrivare dai lettori per sapere di più sui protagonisti della Paranza. E Roberto ha già iniziato a scrivere il seguito del romanzo, perché la storia di Nicolas e dei paranzini tornerà in libreria il prossimo anno: li aspettano nuove sfide, nuove vendette, nuove lampare che ingannano con la luce… e un grande colpo di scena”. L’avvio di una serie, dunque, che, chissà, potrebbe avere un futuro cinematografico o televisivo…

La paranza dei bambini

A questo punto chiediamo alla nuova responsabile della narrativa italiana Feltrinelli se ci sono tendenze, a livello di stile e di tematiche, che vede delinearsi nell’ambito della nostra narrativa: “Mi interessa molto la maniera in cui i narratori oggi cercano una strada per distinguersi e competere anche con altri prodotti culturali e di intrattenimento che da alcuni anni abituano a forme di fidelizzazione e a modi di fruizione in parte nuovi, e che occupano spazi rilevanti nel tempo libero dei potenziali lettori. Questa ricerca mi pare si traduca nella nostra narrativa in una maggiore leggibilità sul piano stilistico, nella ricerca di un incipit subito catturante, ad alto tasso di coinvolgimento emotivo. E in una complessità a livello strutturale, che spesso si declina in una forte richiesta di inferenza al lettore e nell’immersione in un mondo vasto, stratificato, talvolta contraddittorio. Basti pensare, solo per fare un paio di esempi molto evidenti, al trattamento dello spazio nella tetralogia dell’Amica geniale della Ferrante o all’intero catalogo dei gialli d’autore Sellerio“.

E veniamo ai libri italiani in uscita per Feltrinelli nei prossimi mesi, a partire da Teorema dell’incompletezza, romanzo d’esordio di Valerio Callieri in uscita a gennaio: “Un libro scritto con stile denso e ironico, che ha il suo fuoco nell’indagine svolta da due fratelli molto diversi fra loro intorno all’assassinio del padre. Un’indagine che per risolversi deve attraversare alcuni dei misteri più insoluti e dolorosi del Paese”. Con questo romanzo Callieri, che ha trentasei anni e vive a Ciampino, ha vinto il premio letterario per esordienti Italo Calvino.

gianluigi ricuperati

Come ci racconta poi Laura Cerutti, “nel 2017 uscirà il nuovo raffinato romanzo di Gianluigi Ricuperati (nella foto sopra, ndr), La scomparsa di me, un viaggio nello spazio fra la vita e la morte che prende forma nel passaggio del protagonista dentro le tante persone conosciute da vivo, una dopo l’altra, fino alla progressiva definitiva scomparsa di sé. Pubblicheremo il primo romanzo di Caterina Soffici, Nessuno può fermarmi che, ispirandosi a un tragico evento storico poco noto – l’affondamento della nave da crociera Arandora Star durante la Seconda guerra mondiale –, dà vita a un romanzo civile sui nostri migranti in Inghilterra nella prima metà del Novecento e su cosa ancora ci lega a loro”.

Uscirà per Feltrinelli anche “il nuovo romanzo di Federica Manzon, che ci porta con una scrittura feroce e commovente dentro un amore dei nostri tempi, dove il virtuale vince sul reale, e ci spinge a interrogarci sulla nostra identità e sul crescente bisogno di nasconderla. E tornerà Giovanni Montanaro con un grande romanzo popolare, Guardami negli occhi, che svela il mistero di una storia d’amore unica custodito nel celebre dipinto La Fornarina di Raffaello”. L’anno prossimo ci sarà poi “Alessandro Mari, con il romanzo Cronaca di lei, dove un pugile al culmine della carriera comprende che restare in vetta è tutt’altro che semplice: può salvarsi o può vendersi, tutto dipende dalle due donne che gli sono al fianco, la sua bella innamorata Bianca e sua sorella, dark lady purissima”.

mazzantini

Domandiamo all’editor se ci sarà spazio per il nuovo romanzo di Margaret Mazzantini. La risposta? “Ci speriamo, lo aspettiamo!”. Staremo a vedere se il 2017 sarà l’anno giusto…

Philip Roth

Meglio non chiederle, visto il suo ruolo, quali sono gli scrittori italiani che, da lettrice, Laura Cerutti preferisce. Più semplice parlare dei suoi gusti intorno agli autori stranieri viventi: “Tento una selezione, per ciò stesso incompleta e variabile a seconda dei giorni e dell’umore… Per primo Philip Roth, poi ho una passione per Dave Eggers (anche in qualità di fondatore di 826 Valencia, tanto che ho subito aderito al neonato Centro Formazione Supereroi creato da Edoardo Brugnatelli e Giuseppe Strazzeri sul modello del suo progetto); e ancora Jeffrey Eugenides, David Leavitt, Donna Tartt, Elizabeth Strout, Annie Ernaux, Maylis de Kerangal, Emmanuel Carrère… e poi le graphic novel di Marjane Satrapi e Alison Bechdel con il suo Fun Home. Più recentemente ho letto con avidità Aki Shimazaki, di cui Feltrinelli ha pubblicato da poco il ciclo completo del Peso dei segreti”.

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