Ci sono lettori che si innamorano di opere sconosciute ai più, e che tendono a distaccarsene appena diventano “mainstream”…

A tanti lettori capita di innamorarsi perdutamente di un libro o di un autore sconosciuti ai più. E la sensazione è davvero speciale: ci si sente così felici di aver scovato un titolo o uno scrittore di cui non parla (quasi) nessuno che si vorrebbe tenere la notizia solo per sé, al massimo condividerla con un ristretto gruppo di amici.

Un po’ come, più spesso, capita con la musica: a tutti è successo, almeno una volta, di innamorarsi di una canzone che non passa mai in radio e che si ascolta solo nelle proprie cuffie. Delle volte, però, si tratta di un idillio destinato a concludersi presto.

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Un giorno la canzone “tutta per sé” finisce in uno spot pubblicitario, inizia a passare in radio ed ecco che quella sensazione speciale che ci suscitava fin dalle prime note scompare. E lo stesso,a volte, accade anche con libri e autori. Arrivano un film o una serie tv tratti dall’opera. O ancora lo scrittore per anni ignoto ai più vince un premio prestigioso e all’improvviso tutti vanno in giro con una copia del suo libro sottobraccio o ne parlano sui social, pur conoscendo magari solo superficialmente l’opera dell’autore di turno. O, di nuovo, l’autore scompare ed ecco che in tanti acquistano le sue opere e postano in rete status in memoria del personaggio (di cui spesso ignoravano l’esistenza fino a pochi giorni prima).

Perché la sensazione speciale che nutriamo per le opere sconosciute si affievolisce, appena esse diventano mainstream? La risposta più immediata è che nessuno ama condividere i propri affetti con tante persone. E poi, diciamoci la verità, alla lunga i tormentoni stancano. Siano essi hit radiofoniche o (improvvisi) bestseller…

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