Nel suo nuovo libro Chimamanda Ngozi Adichie – l’autrice che ci ha già raccontato l’Africa e la questione razziale – consiglia come crescere figlie femministe, a partire dalla diffidenza verso “il femminismo light”, ossia “l’idea di un’uguaglianza femminile condizionata” dagli uomini… – Un approfondimento dedicato ai libri della scrittrice nata in Nigeria nel 1977

Chimamanda Ngozi Adichie, autrice nigeriana di ben sei opere tra romanzi, saggi e una raccolta di racconti (in Italia editi da Einaudi), ritorna in libreria con un libello, Cara Ijeawele, in cui stila una lista di consigli per crescere una figlia femminista. E tra questi c’è anche diffidare “del femminismo light“, ossia “l’idea di un’uguaglianza femminile condizionata” dagli uomini.

Chimamanda Ngozi Adichie

I romanzi di Chimamanda Ngozi Adichie

L’autrice, nata in Nigeria nel 1977, si è fatta conoscere soprattutto all’estero con i suoi primi romanzi legati alla questione razziale e alla vita in Africa. L’Ibisco Viola ruota attorno a un’infanzia condizionata da un padre fanatico religioso, mentre Metà di un sole giallo racconta le vicende di due sorelle sullo sfondo della guerra del Biafra. Da quest’ultimo è stato tratto nel 2013 l’omonimo film del regista Biyi Bandele.

Chimamanda Ngozi Adichie

Le opere “femministe”

Oltre all’interesse per la questione razziale, l’autrice si è spesso esposta sul tema del femminismo e, proprio da un discorso tenuto in occasione di una TEDx  nel 2013, è nato il breve saggio Dovremmo essere tutti femministi.

Nell’opera Adichie spiega cosa ha significato per lei essere femminista in Africa e in che modo la cultura del suo paese (ma anche quella globale) sia ancora legata al maschilismo e al patriarcato. L’opera ha raggiunto un successo planetario, tanto che è stata assegnata come lettura ai sedicenni in Svezia e Beyonce ha inserito parti del discorso nella sua canzone Flawless.

Chimamanda Ngozi Adichie

Tuttavia, Chimamanda Ngozi Adichie ha sottolineato come il suo concetto di femminismo differisca da quello di Beyonce, soprattutto per quanto riguarda il ruolo degli uomini nella vita delle donne.

Come crescere una figlia femminista

Con la sua nuova opera, Cara Ijeawele, nata da un lettera scritti in risposta a un’amica che le chiedeva consigli sul come crescere la propria bambina, l’autrice (da poco divenuta anche lei madre) torna a parlare di femminismo e spiega l’importanza della parità fin dalla tenera età. Inoltre critica la lingua che, talvolta, ci impone frasi e modi di dire che nascondono un passato maschilista; ricorda che il matrimonio non deve essere visto come un traguardo per le ragazze e che le madri non devono sentirsi costrette a mettere da parte vita professionale e aspirazioni.

Tra gli altri consigli spicca anche quello di insegnare ai propri figli l’amore per i libri tramite “l’esempio casuale”, ossia vedendo i genitori impegnati a leggere.

Tra Africa e America

Chimamanda Ngozi Adichie – che trascorre metà dell’anno negli USA, vicino a Baltimora, dove il marito è medico, e l’altra metà in Nigeria – ha dedicato opere anche alla vita di chi, come lei, si trova tra un continente e l’altro. Americanah è la storia di Ifemelu che vive negli USA da tredici anni, dopo che vi ci si è trasferita per studiare a Princeton grazie a una borsa di studio, e che scrive un blog in cui analizza i pregiudizi ancora esistenti in America. Una parte di lei però è rimasta a Lagos con un ragazzo da cui si è allontanata senza dargli spiegazioni.

Anche Quella cosa intorno al collo, raccolta di racconti recentemente ripubblicata in Italia, racconta della vita in America. Le protagoniste cambiano di volta in volta, ma le paure, i pregiudizi e l’alienazione rimangono. Così come il maschilismo e i pregiudizi: dal marito per corrispondenza che si aspetta dalla moglie assoluta obbedienza, fino allo scrittore che celebra come “letteratura africana” solo opere che ruotano attorno al passato del continente.

Chimamanda Ngozi Adichie

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