Ditelo a Sofia
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Sinossi
"Budapest, estate 1957. Sofia ha undici anni e non riesce a capire il difficile mondo dei grandi intorno a lei. Timida e impacciata, studentessa mediocre e delusione continua per sua madre, Sofia aveva un buon rapporto solo con il padre, giovane medico stroncato da un infarto. «Ditelo a Sofia» sono le sue ultime parole, che diventano per la ragazzina un’ossessione. «Ditelo a Sofia»: ma cosa? Il desiderio spasmodico di conoscere l’ultimo messaggio del padre la spinge sulle tracce dell’unico testimone che era in ambulatorio in quel momento, il terribile signor Pongráz, l’anziano usciere della sua scuola. L’uomo nasconde, dietro la rabbia, un doloroso segreto, Sofia vede gli errori degli adulti, ma non giudica e cerca qualcuno che le voglia bene per quello che è. Insieme, l’anziano scontroso e la bambina troppo sensibile, cercheranno risposta alla loro silenziosa domanda d’amore. Da una scrittrice che ha segnato la letteratura del Novecento, conosciuta dal grande pubblico per il suo capolavoro La Porta, un romanzo lieve e profondo, che parla una lingua senza tempo e dipinge i moti dell’animo nelle loro più sottili sfumature, rendendo straordinarie vite ordinarie."
- ISBN: 8867153463
- Casa Editrice: Salani
- Pagine: 393
- Data di uscita: 03-10-2013
Recensioni
Sono al terzo libro di Magda Szabò e ne leggerei un altro, e un altro, all’infinito. Perché Magda Szabò è una fuoriclasse, i suoi libri sono un’esperienza coinvolgente, intensa, ti calano nel luogo in cui si svolgono le vicende; ti rendono osservatore partecipante di faide familiari, del rancore che Leggi tutto
Sbrogliare i nodi con dolcezza “Ditelo a Sofia” sono queste le ultime parole del dottor Gàbor Nagy, pronunciate un attimo prima di morire. “Ditelo a Sofia”… “Ditelo a Sofia”… cosa dovevano dirle? Quale è l’ultimo messaggio che le ha lasciato l’adorato padre? È questo il dilemma e l’ossessione della pi Leggi tutto
Se la situazione non fosse tragica, potrebbe essere un libro comico. Sì, perché questo romanzo è un'autentica commedia degli equivoci, in cui ciascun personaggio immagina di aver capito tutto e invece non ha capito un bel niente! Dopo la morte del padre, un medico della mutua stroncato da un infarto Leggi tutto
4.5* Dopo aver letto "L'altra Eszter" e "La porta", ero pronta ad affrontare una scrittura dura, cattiva, che non faceva sconti a niente e nessuno e graffiava come poche; ero pronta ad affrontare personaggi altrettanto duri, magari crudeli e senza dubbio avvelenati da sentimenti estremamente negativi Leggi tutto
Questo romanzo sicruamente non ha la stessa incisività di altri libri della Szabò: non è duro come "La porta", non ferisce quanto "La ballata di Iza", né ha la struttura sorprendente di "Via Katalin". Non è un libro che fa rumore, non ha una storia travolgente, non ha dei passaggi tanto affilati da Leggi tutto
3,5/5 Manau, kad ši knyga tinka tiek paaugliams, tiek pedagogams. Įdomi mergaitė, vienuolikmetė susidūrusi su skaudžia – tėvo – netektimi (mirtimi), autorė meistriškai piešia nuoširdžios, jautrios, paauglės vidinį pasaulį, jos dvasinį brendimą. Nors Žofika aplinkiniams atrodo uždara ir drovi, net bai Leggi tutto
C'è qualcosa di poco Szaboso in questo libro, dove per "szaboso" si intende uno stato d'animo che va dal "oh, meraviglioso!" al "mi sono uccisa gli occhi ma non riuscivo a smettere di leggere". Sarà l'incompatibilità con la piccola protagonista, sarà che la storia non ha fatto breccia, ma... l'ho tro Leggi tutto
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