Fin dalla tenera età, “siamo lasciati soli con le nostre paure, senza nemmeno un libretto di istruzioni che ci insegni a capirle e ci dica cosa possiamo fare quando andiamo in tilt”. Per fortuna ora c’è un libro sulla paura, pensato proprio per i più piccoli, che spiega come riconoscere i “mostri” e sconfiggerli con semplici esercizi di respirazione ispirati allo yoga…
“Avete presente quando il computer va in sovraccarico di dati, diventa lento, cominciano a comparire finestre con messaggi strani e poi si impalla? Chiudi il software, riavvii e riprende tutto a funzionare bene. Con lo yoga, più o meno, è lo stesso”. Parola di Barbara Frandino, giornalista e sceneggiatrice che da anni si occupa di insegnamento dello yoga ai bambini e ora torna in libreria con Che paura! (Fabbri).
Un libro sulla paura il suo, pensato per i più piccoli, che spiega come ritrovare la calma con semplici esercizi di respirazione ispirati allo yoga. E tante illustrazioni di Lucia Zappulla, per ridere un po’ dei “mostri” che ci spaventano ogni giorno.
“Il timore del giudizio degli altri, il panico di dormire da soli, l’angoscia di un divorzio o di una morte possono condizionare la vita di un bambino: sono emozioni che tolgono libertà. Nel libro ogni paura è un mostro con un identikit preciso e con punti deboli che lo rendono molto meno terrificante di quanto ci eravamo immaginati, a volte addirittura debole o ridicolo. Basta riconoscerli e farne buon uso”, spiega l’autrice intervistata da ilLibraio.it.
La paura, infatti, non è un’emozione da sottovalutare, anzi conoscerla è utile a tutte le età. “Costantemente sperimentiamo come riesce a renderci più fragili e meno liberi. Quando c’è un pericolo vero, la paura ci salva. Incontro un orso: scappo o mi fingo morto o mi preparo a combattere. Ma la mente, a volte, non fa differenza tra un pericolo reale e una preoccupazione inutile, e l’effetto è lo stesso: scappo o mi paralizzo o divento aggressivo”, continua Frandino. Perché “spesso le paure sono qualcosa di sottile e subdolo, come il timore di non essere all’altezza o di perdere quello che abbiamo”.
E “il problema, forse, è che siamo lasciati soli con le nostre paure, senza nemmeno un libretto di istruzioni che ci insegni a capirle e ci dica cosa possiamo fare quando andiamo in tilt. Non c’è un’educazione che ci renda capaci di riconoscere le emozioni, nominarle e imparare a gestirle”. Ora, perlomeno, c’è un libro sulla paura che la analizza e consiglia come superarla, pensato proprio per un pubblico di giovanissimi.