Intellettuale felicemente disorganico, nel suo nuovo libro Ermanno Cavazzoni compone il racconto rivelatore, e nello stesso tempo romanzesco, di un’Italia “vista dalla luna”, trascinandoci in una scorribanda tra i mali del Paese e le loro possibili, o impossibili, soluzioni…

Un esercito di pensionati in guerra con la Grecia, un eremita mancato perseguitato da Equitalia, un Dio distratto che crea l’universo per sbaglio, e poi un sindacomadre, uno zio-vigna, un Poeta da Gabinetto… L’Italia di Ermanno Cavazzoni è davvero un Paese delle meraviglie. Allora perché non pensare di risolvere la Crisi valorizzandone le vere potenzialità?

Lo scrittore emiliano, utore, tra gli altri, de Gli scrittori inutili (2010) e di Guida agli animali fantastici (2011), torna in libreria per Guanda con Il pensatore solitario, libro che spiega perché una nazione di evasori fiscali è più equilibrata e felice. E che, tra l’altro, descrive le future famiglie in cui la relazione più significativa è quella con gli elettrodomestici di casa, codificata da unione civile. E che propone, per aumentare la produttività, l’accorpamento delle festività in un unico giorno, con una surreale sagra che fonde Natale e Ferragosto, Carnevale e la Liberazione… E che, ribaltando i luoghi comuni, ci mostra il presente in cui viviamo sotto una luce nuova, eccentrica e viva.

Cavazzoni

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