“Il movimento è fermo”, storia di amicizia, lotte e sogni, è il primo romanzo de Lo Stato Sociale. Con ilLibraio.it la rock band ha parlato di libri e scrittori: “Siamo lettori molto caleidoscopici, ci piace sondare scritture differenti tra loro”. Nell’intervista si citano, tra gli altri, Agatha Christie, Zerocalcare, Michele Mari, Montale, Philip K. Dick. Ma anche registi e sceneggiatori come Christopher Nolan, J. J. Abrams e Vince Gilligan…

Dopo due dischi molto apprezzati, Turisti della democrazia (2012, Targa Giovani Mei e Premio Siae “Miglior Giovane Talento dell’Anno”) e L’Italia peggiore (2014) e tanti concerti, Lo stato sociale, (indie)rock band bolognese, ha da poco pubblicato il primo romanzo “di gruppo”, Il movimento è fermo (Rizzoli), una storia di amicizia, lotte e sogni.

Il movimento è fermo

I protagonisti del libro sono Zeno e Genio, amici da sempre. Il primo è disoccupato e scrive reportage on-line, l’altro scarrozza turisti con un pulmino Volkswagen soprannominato “la Caffettiera”. Alla soglia dei trenta, il tempo per loro pare essersi fermato, in una Bologna che in fondo è sempre la stessa, tra concerti in giro e litri di sangiovese al bar di Luca. A cambiare le cose arriva una chioma riccia e scura, con un sorriso contagioso e un vestitino a fiori che sa di primavera. Eleonora è bella e carismatica, in un colpo solo conquista il cuore di Zeno e rianima il collettivo studentesco che tutti davano per morto. Il vero cambiamento, però, arriva dall’alto. Al venticinquesimo piano di un grattacielo a Vevey, in Svizzera, due vecchi scienziati lavorano a un sistema di controllo della Rete talmente grande e infallibile che potrebbe diventare la più terribile arma del xxi secolo. A Bologna, il collettivo si infiamma: come si fa a restare fermi, quando la libertà di tutti viene messa a repentaglio? Un gruppo di contestatori parte con il bus di Genio alla volta della Svizzera, per unirsi a un movimento di protesta che sta travolgendo l’Europa e il mondo intero…

Con ilLibraio.it, nell’ambito di una serie di interviste in cui rocker, cantautori, ma anche rapper, popstar e dj, parlano delle loro letture e dell’impatto che ha avuto la letteratura sulla musica e sui testi delle canzoni, la band (formata da Alberto Cazzola, Lodovico Guenzi, Alberto Guidetti, Enrico Roberto e Francesco Draicchio) parla di libri, scrittori, ma anche di cinema e serie tv…

“Siamo lettori molto caleidoscopici, ci piace sondare scritture differenti tra loro. Rispecchia molto le affinità e le divergenze tra le nostre persone e l’indole mutevole della nostra scrittura, sia come autori musicali, sia di narrativa”, ci spiegano. E, a proposito delle letture che hanno colpito di recente i componenti della band, citano “La legge di natura di Kari Hotakainen, Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, Un polpo alla gola di Zerocalcare, Siddharta di Hermann Hesse, Cento poesie d’amore a Ladyhawke di Michele Mari, The Conspiracy against the Human Race: A Contrivance of Horror di Thomas Ligotti e Kernel Panik – Sound Against System. 10 Years of Noise di Alessandro Kola“. Insomma, un panorama variegato, che conferma la premessa.

Quanto agli autori più amati, i ragazzi de Lo Stato Sociale ci parlano di “Antonio Tabucchi, John Fante, Paul Auster, Kurt Vonnegut, Nick Hornby, del collettivo Wu Ming“. E ancora, di “Charles Bukowski, Stefano Benni, Italo Calvino, Raymond Carver, David Foster Wallace e Paolo Rumiz“.

E spiegano: “Siamo appassionati di finzione così come di narrativa di viaggio, passando per i classici italiani e internazionali del ‘900. Forse vorremmo aver vissuto tutte le storie raccontate dai nostri autori preferiti… e in alcuni casi aver vissuto le loro vite”.

E veniamo al primo libro della band. Da quali letture è stato ispirato? La band cita ancora “Vonnegut, Hornby, Wu Ming, Bukowski, Fante, Benni e Rumiz”. Ma anche un altro grande scrittore come Philip K. Dick, oltre a registi e sceneggiatori come “Christopher Nolan, J. J. Abrams e Vince Gilligan”. Spazio anche alla musica “dei Wilco“. E argomenta: “Come dicevamo, essere appassionati di science fiction così come di letteratura più ancorata al reale ha influenzato inevitabilmente i nostri stili. Ma essendo allo stesso tempo divoratori di cinema e serie tv, autori come Nolan, Abrahms e Gilligan negli anni ci hanno insegnato nuovi linguaggi”.

Infine, chiediamo a Lo Stato Sociale quali libri sono in qualche modo entrati nei testi delle loro canzoni: “La crisi della modernità di David Harvey, il catalogo Ikea, Ossi di seppia di Montale e… le chiacchiere al bar”. A questo punto non siete curiosi di leggere Il movimento è fermo?

 


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Cosa ama leggere Dente? “Fantascienza, diari di viaggio e testi per bambini…” 


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