La scuola voluta da Malala, premio Nobel per la Pace, ospiterà circa 200 ragazze che vivono nei campi profughi siriani in Libano

Dopo il successo della campagna social #booksnotbullets, promossa in occasione del 18esimo compleanno, il premio Nobel per la Pace Malala (in libreria per Garzanti con l’autobiografia Io sono Malala), che da anni si batte in difesa dell’istruzione femminile, ha deciso di aprire una scuola per rifugiati siriani in Libano, che ospiterà circa 200 ragazze che vivono nei campi profughi.

Grazie al Malala fund sono stati inoltre stanziati anche 250mila dollari per le attività dell’Unicef e dell’Unhcr, che permetteranno il funzionamento della nuova scuola, che si chiamerà  “Malala Yousafzai All-Girls School”.

Malala,  simbolo delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, il 9 ottobre 2012, in Pakistan, mentre stava tornando a casa in bus, fu colpita in pieno volto da tre proiettili spariti da un uomo. Aveva solo 15 anni, ma per i Talebani era colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. 

(Credit foto in alto: Malin Fezehai / HUMAN for the Malala Fund)

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