La “Mappa Letteraria di Milano”, attiva su Google Maps, permette di selezionare ogni via letteraria della città e di scoprirne gli autori e le citazioni a essa legate…

“Era mercoledì pomeriggio, erano quasi le quattro di quel torrido pomeriggio di metà maggio, già più caldo che d’estate, e lui prese la rivoltella nella borsa di pelle che teneva sotto il cuscino […], sotto l’afa e il polline che volava nell’aria rendendola ancora più irrespirabile, raggiunse la Stazione Centrale”.

C’è Scerbanenco con il suo commissario Duca Lamberti, in giro per la stazione Centrale; Buzzati, davanti al Teatro alla Scala, fa riflettere i suoi personaggi, confusi dal fermento alla porta del teatro. E ancora San Siro, con il suo imponente stadio, di cui parlano personaggi come Hemingway, Vecchioni e Sereni.

Sono più di 700 le citazioni disponibili nella Mappa Letteraria di Milano, un progetto interattivo dell’associazione Quarto Paesaggio, che verrà presentato in occasione di BookCity 2017 a Milano, appunto, dal 16 al 19 novembre, ma è già attivo su Google Maps.

A parlare dell’iniziativa è Giorgio Tacconi, presidente dell’associazione che si occupa del recupero degli spazi verdi milanesi e della possibilità di utilizzarli come ‘location’ per contesti culturali: “L’idea della mappa è nata perché volevamo creare a Milano una comunità di lettori e associare i luoghi della città ai libri che li hanno usati come ambientazione ci sembrava la scelta più giusta da fare. Facciamo reading nei parchi, disponiamo panchine dove si possa comodamente leggere i libri e organizziamo incontri all’aperto con scrittori”.

La particolarità dell’iniziativa sta nel fatto che è aperta a tutti gli utenti: potranno mandare all’associazione, tramite mail o Messenger, le foto dei brani che riguardano un luogo particolare di Milano e, una volta verificati, potranno inserire autonomamente i testi e i riferimenti bibliografici in giro per la città.

Come nota Repubblica Milano, il genere che va per la maggiore è il noir. “Se Milano fosse davvero il luogo cruento che i libri gialli hanno raccontato essere dovremmo nasconderci in casa e non uscire più. Avremmo un commissario di polizia ogni abitante”, racconta ancora Tacconi.

 

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