Nel saggio “La matematica della natura”, Vincenzo Barone (fisico teorico) e Giulio Giorello (filosofo della scienza), collaborano per raccontare la capillare presenza della matematica nella natura, e raccontano alcune delle sue manifestazioni più curiose e affascinanti
La matematica della natura di Vincenzo Barone e Giulio Giorello è il nuovo saggio della collana “Raccontare la matematica” edita da il Mulino, la cui missione è raccontare “la matematica come alfabeto del mondo“, unendo aspetti scientifici, filosofici e umanistici. In perfetta coincidenza con questo proposito, gli autori – il primo professore di fisica teorica e il secondo filosofo della scienza – hanno preso ispirazione da Galileo Galilei, filosofo, matematico, astronomo, vissuto tra il 1500 e il 1600, e padre riconosciuto della scienza moderna.
Galielo Galiei scrisse nel trattato Il Saggiatore che “la filosofia naturale è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi, io dico l’universo, ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua e conoscer i caratteri nei quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto”. Le sue parole, le sue scoperte e la sua vita hanno ispirato generazioni di scienziati, filosofi e umanisti, che proseguono nell’opera di decifrazione del “libro della natura”.