L’ex Mondadori Antonio Franchini, ora in Giunti, annuncia la candidatura al premio Strega di Antonio Moresco, scrittore che ha dovuto subire rifiuti per oltre 15 anni prima di veder pubblicato, a 46 anni, il suo primo libro, e che non ha mai avuto un rapporto facile con la critica letteraria e con il premio romano (a questo proposito riportiamo una sua dichiarazione piuttosto netta del 2010)…
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Non si può negare che la candidatura di uno scrittore come Antonio Moresco, che ha dovuto subire rifiuti da parte degli editori per oltre 15 anni prima di veder pubblicato, a 46 anni, il suo primo libro, faccia un certo effetto. Un autore lontano anni luce dai salotti romani, e che nei giorni “caldi” del premio ogni anno preferisce mettersi in cammino a piedi con il progetto “Repubblica nomade” (come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, quest’anno dal 29 maggio al 27 giugno Moresco camminerà – o avrebbe dovuto camminare, visti i tanti impegni che prevede lo Strega in caso di ingresso in cinquina… – da Trieste ai Balcani).
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L’autore, classe ’47, de Gli esordi, di Lettera a nessuno, di Canti del caos e de Gli incendiati, solo per citarne alcuni suoi libri, in un’intervista di oltre un anno fa a ilLibraio.it, era tornato sul suo rapporto di certo non facile con l’ambiente letterario nostrano: “(…) L’Italia è anche in questo un paese strano, ed è purtroppo un fardello in più per i suoi scrittori. Lo dico con dolore, perché io amo il mio paese. Ma è un fatto che mentre in altri paesi c’è accoglienza per i propri scrittori – basti pensare a quelli americani, inglesi e francesi, che arrivano all’estero già forti di questa spinta interna e accreditati – in Italia gli scrittori il più delle volte devono lottare duramente per poter cominciare a vivere in casa propria e nella propria lingua, superando fuochi di sbarramento e a volte addirittura pestaggi. L’Italia – e non da oggi – è fatta così: quando nasce uno scrittore, gli fanno la guerra”.
A proposito di critica letteraria, per lo Strega quest’anno si fa anche il nome di Franco Cordelli, critico teatrale e letterario classe ’43, ma anche scrittore, che per Einaudi ha da poco pubblicato un romanzo ambizioso e complesso, Una sostanza sottile.
Non resta che verificare se l’esperienza dello Strega (ri)concilierà Moresco con il mondo dell’editoria, o se la sua presenza in gara sarà “accidentata” come quella di Aldo Busi nel 2013 (l’autore di Seminario sulla gioventù non entrò in cinquina…). Di certo, come nel 2013, in gara c’è un vero scrittore.