Il mondo della letteratura e della cultura è in lutto per la morte, a 79 anni, dello scrittore e saggista israeliano Amos Oz

Il mondo della letteratura è in lutto per la morte dello scrittore e saggista israeliano Amos Oz, nato a Gerusalemme il 4 maggio 1939.

Intellettuale e docente universitario, Oz negli anni è spesso intervenuto per prendere posizioni politiche importanti, e sin dal 1967 è tra i sostenitori della “soluzione dei due stati” del conflitto arabo-israeliano.

Oz, venuto a mancare a 79 anni, nel corso della sua vita ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini. I suoi lavori sono tradotti in oltre quaranta lingue.

In Italia è un autore amato, ed è pubblicato da Feltrinelli. Tra i suoi libri tradotti in italiano, ricordiamo: Conoscere una donna (2000), Lo stesso mare (2000), Michael mio (2001), La scatola nera (2002), Una storia di amore e di tenebra (2003), Fima (2004), Contro il fanatismo (2004), D’un tratto nel folto del bosco (2005), Non dire notte (2007), La vita fa rima con la morte (2008), Una pace perfetta (2009), Scene dalla vita di un villaggio (2010, premio Napoli), Una pantera in cantina (2010), Il monte del Cattivo Consiglio (2011, premio Tomasi di Lampedusa 2012), Tra amici (2012; “Audiolibri Emons-Feltrinelli”, 2013), Soumchi (2013), Giuda (2014), Gli ebrei e le parole. Alle radici dell’identità ebraica (2013; con Fania Oz-Salzberger) Altrove, forse (2015), Tocca l’acqua, tocca il vento (2017) e Cari fanatici (2017), Finché morte non sopraggiunga (2018).

Ha inoltre vinto i premi Catalunya e Sandro Onofri nel 2004, Principe de Asturias de Las Letras e Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea nel 2007, Primo Levi e Heinrich Heine nel 2008, Salone Internazionale del libro nel 2010, il Premio Franz Kafka a Praga nel 2013.

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Fotografia header: Amos Oz (fonte Wikipedia)

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