E’ morto Elie Wiesel, che sopravvisse ad Auschwitz e che raccontò l’orrore del nazismo ne “La notte”. Nel 1986 ottenne il Nobel per la Pace…

Addio a Elie Wiesel, che ne La notte ha raccontato la sua prigionia nei campi di concentramento di Auschwitz, Buna e Buchenwald.

Lo scrittore, nato in Romania, a Sighetu Marmației, il 30 settembre 1928, è morto a Boston.

Di cultura ebraica e di lingua francese, sopravvissuto all’orrore del nazismo, dopo la Seconda Guerra Mondiale insegnò l’ebraico e lavorò come direttore d’orchestra prima di diventare un giornalista. Fin da bambino parlava lo yiddish, ma conosceva anche il tedesco, il rumeno e l’ungherese.

Per circa un decennio non volle scrivere della terribile esperienza nei campi. Nel 1955 si trasferì a New York e nel 1958 pubblicò la prima edizione de La Nuit.

Elie Wiesel

Ecco come in un breve brano de La notte (pubblicato in Italia da La Giuntina), lo scrittore ha descritto Auschwitz: “Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai”.

Tra i suoi libri tradotti in italiano, segnaliamo Le storie dei saggi, Dopo la notte, La danza della memoria e Le due facce dell’innocente, editi da Garzanti, e L’alba (Guanda).

Nel 1986 Wiesel ha inoltre ottenuto il premio Nobel per la Pace. Su questo tema ha detto: “Il genere umano deve ricordare che la pace non è il dono di Dio alle sue creature; la pace è il dono che ci facciamo gli uni con gli altri”.

Altri dettagli sulla sua vita e sui suoi libri su Wikipedia.


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