Dopo l’incontro a Roma di questo pomeriggio, Federico Motta (presidente di Aie) su ilLibraio.it apre alla proposta di Franceschini: “Ci siamo presi del tempo per valutare e trovare una soluzione. In questo momento non posso fare previsioni…”

“Milano, Torino, editori e ministeri insieme per un unico evento internazionale sul libro. Otto giorni di lavoro e poi la decisione definitiva”. Su Twitter il ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini annuncia il passo avanti fatto a seguito dell’atteso incontro di oggi a Roma sul futuro del Salone del libro di Torino e sulla nuova manifestazione organizzata da Aie e Fiera Milano nel capoluogo lombardo.

E dichiara inoltre: “C’è l’intesa per lavorare per la costruzione di un unico evento che metta insieme Milano e Torino nelle stesse date, che lavori sulla differenziazione di ciò che farà Torino e Milano e che punti a un’unica governance. Questo lavoro deve essere molto approfondito e per questo ci rivedremo martedì 20 settembre”.

L’incontro è arrivato dopo settimane di polemiche e dopo l’intervista a Repubblica di stamattina, in cui Franceschini ha proposto “un unico salone internazionale del libro del sistema paese. Una grande fiera che unisca contemporaneamente Milano e Torino, con una stessa governance e dunque una stessa società: poi le formule giuridiche si trovano. Se si optasse per questa soluzione, i due ministeri potrebbero parteciparvi anche con un impegno finanziario più forte”.

A “caldo” ilLibraio.it ha parlato con il presidente dell’Associazione Italiana Editori Federico Motta per capire se la posizione degli editori è cambiata, e se si andrà davvero verso un doppio evento in contemporanea tra Milano e Torino a maggio 2017, come auspicato dal ministro. Motta si è limitato a spiegare: “Abbiamo condiviso e discusso la proposta del ministro e ci siamo presi del tempo per valutare e trovare una soluzione. La nostra decisione dipenderà dal lavoro che verrà fatto nei prossimi giorni. Il ministro ci ha invitato a trovare un punto di incontro, è evidente che dovremo discutere con la Fondazione per il Libro. Ma al momento non me la sento di fare previsioni. Ci sarà un prossimo incontro di verifica”.

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