Uno studio recente dimostra che le fiabe risalgono a migliaia di anni fa, a prima della nascita delle lingue indoeuropee. “La bella e la bestia” e “Tremotino” hanno 4000 anni, mentre “Jack e il fagiolo magico” addirittura 5000. E poi c’è “The Smith and the Devil” (ispiratrice del “Faust” di Goethe) che risale all’età del bronzo, 6000 anni fa…

Tutti siamo cresciuti con le storie raccontateci dai nostri genitori o dai nostri nonni. Per generazioni e generazioni personaggi come Cappuccetto rosso, Biancaneve, la Bella e la Bestia hanno popolato le fantasie dei bambini. Ma quanto sono antiche le fiabe? Quando sono nate?

Secondo un recente studio alcune fiabe famose come La Bella e la Bestia e Tremotino potrebbero risalire a migliaia di anni fa. Il professor Jaime Tehrani dell’Università di Durham, insieme alla studiosa di folclore Sara Graça da Silva dell’Università di Lisbona, ha preso in esame 275 fiabe indoeuropee con una tecnica comunemente usata dai biologici, l’analisi filogenetica. Esaminando i collegamenti in comune tra i racconti, i ricercatori hanno scoperto che alcuni hanno avuto origine ben prima che la lingua inglese, francese e italiana esistessero. Il professor Tehrani dichiara: “È interessante che queste storie siano sopravvissute così a lungo pur non essendo state trascritte”.

Come raccontano Electricliterature.com e Finzionimagazine.it, questa non è la prima volta che viene elaborata la teoria che le fiabe risalgano a molto tempo fa: Wilhelm Grimm, uno dei fratelli Grimm, era convinto che molte delle storie che la loro opera ha reso famose fossero in realtà nate contemporaneamente alle lingue indoeuropee. In seguito la sua teoria è stata contestata da alcuni studiosi che hanno sottolineato come alcune storie fossero più recenti e fossero entrate a far parte della tradizione orale solo dopo essere state trascritte nel sedicesimo e diciassettesimo secolo. Ma Da Silva ha confermato le idee di Wilhelm Grimm, affermando che alcune fiabe risalgono a prima dell’invenzione della scrittura e della mitologia greca (compaiono già nei testi latini e greci). Un’origine che si perde realmente nella notte dei tempi.


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Le prime tracce de La Bella e la Bestia e Tremotino le troviamo già 4.000 anni fa, mentre Jack e il fagiolo magico risale a prima della divisione delle lingue indoeuropee tra occidentali e orientali, più di 5.000 anni fa. Una favola meno conosciuta, The Smith and the Devil, sembra essere nata addirittura nell’età del bronzo, 6.000 anni fa. Nonostante il titolo della fiaba non sia molto familiare, la storia del fabbro che vende la propria anima al diavolo per ottenere poteri soprannaturali è ben presente nelle nostre memorie, a partire dal Faust di Goethe.

Da Silva ritiene che le storie durino nel tempo grazie alla potenza della narrazione e alla loro natura universale e atemporale, uniti ai temi morali, alla distinzione tra giusto e sbagliato, all’eterna lotta tra bene e male. E sottolinea che recentemente, nonostante le fiabe siano state spesso considerate letteratura di qualità inferiore, sono diventate casi di studio eccellenti per la comparazione tra culture diverse e per studiare i comportamenti umani.

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