Sabato 7 maggio, presso le Distillerie Nonino, la cerimonia del premio Nonino Quarantacinquesimo Anno + Due – I premiati, tra cui lo scrittore David Almond (in foto), e il messaggio di Edgar Morin

Sabato 7 maggio si tiene a Ronchi di Percoto, presso le Distillerie Nonino, la cerimonia del premio Nonino Quarantacinquesimo Anno + Due. L’appuntamento darà il via alle celebrazioni per i 125 anni della Famiglia Nonino in distillazione: da Orazio a Benito, da Benito e Giannola a Cristina, Antonella ed Elisabetta.

La giuria del premio, presieduta da Antonio Damasio, e composta da Adonis, Suad Amiry, John Banville, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin, ha così assegnato i Premi Nonino Quarantacinquesimo Anno+Due:

premio nonino

PREMIO NONINO RISIT D’AUR BARBATELLA D’ORO 2022 all’AFFIDO CULTURALE

“‘Affidare’ nel suo etimo significa custodire, guardare e poi restituire la propria fede e la propria conoscenza. E così per l’Affido culturale, un progetto selezionato dall’impresa sociale Con I Bambini, nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile; partito dalla citta di Napoli propone di mobilitare, contro la povertà educativa, delle “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è molto semplice. Un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, ci porta anche un bambino – eventualmente con un membro della famiglia di quest’ultimo – che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti cause. Ad oggi il progetto è attivo in sette città italiane: a Napoli si aggiungono Roma, Bari, Modena, Milano, Teramo e Cagliari”.

PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2022 a DAVID ALMOND

“Il talento di uno scrittore è un dono degli dei, ma il talento di scrivere per i bambini ed essere capito e apprezzato da loro è un doppio dono. David Almond è uno di quei – rari – scrittori doppiamente dotati. Il suo romanzo classico per i giovani, Skellig (Salani), è stato tradotto in quaranta lingue, è stato adattato per il teatro, la radio e per lo schermo. C’è persino un’opera basata su di esso. Ma oggi vogliamo menzionare soprattutto il suo ultimo romanzo, La Guerra è Finita, un racconto molto commovente ambientato durante quella che veniva chiamata la Grande Guerra – la Prima Guerra Mondiale. Il personaggio centrale, John, non riesce a capire come, essendo un bambino, possa essere “in guerra”, come gli assicura il suo insegnante. Il padre di John sta combattendo in trincea e sua madre lavora in una fabbrica di munizioni. Un giorno, John incontra un bambino come lui, solo che Jan è tedesco. È una storia molto commovente, con un ulteriore pathos in questi giorni, quando ogni sera sui nostri schermi televisivi vediamo gli occhi terrorizzati dei bambini dell’Ucraina. Tuttavia La Guerra è Finita è pieno di speranza per un futuro in cui bambini come John cresceranno ancora chiedendosi: Come posso essere in guerra con i miei simili? Come ha detto David Almond, ‘Quando scrivo storie, sento una connessione con i giovanissimi, che costruiranno un domani migliore‘. Le storie di David Almond insieme formano un filo di speranza”.

PREMIO NONINO 2022 ‘MAESTRI DEL NOSTRO TEMPO’ A NANCY FRASER

“Alla pensatrice americana Nancy Fraser il cui pensiero anticonformista è ancora più prezioso in un mondo conformista. Oltre ai suoi importanti contributi sul tema del ‘riconoscimento’, Nancy Fraser affronta i problemi dell’ingiustizia, in particolare le ingiustizie strutturali che pervadono la nostra società e si allineano con le divisioni sociali come genere, razza/etnia e classe. Come teorica critica, analizza tali ingiustizie, rivela le loro cause profonde e suggerisce come si potrebbe porvi rimedio. Essere femminista, nelle sue parole, significa semplicemente ‘presupporre che le ingiustizie di genere esistono e sono pervasive e strutturalmente fondate; che sono ‘sbagliate’; e che in linea di principio possono essere superate'”.

E A MAURO CERUTI

“Tante cose si potrebbero e dovrebbero dire su Mauro Ceruti e la sua opera, per l’incredibile varietà e ricchezza della sua ricerca, che prende alla gola i problemi, le contraddizioni, l’arricchimento e la devastazione culturale della nostra vita, di tutto il mondo. Ceruti fa toccare con mano come ognuno di noi si trovi dinanzi a una sconcertante universalità di cose, di forze, di realtà che arricchiscono stordiscono e spaventano; leggere i suoi libri è come scoprire che l’apparente semplicità delle cose intorno a noi e di tutta la realtà consueta è grande e complessa come l’universo. I suoi libri ci aiutano non solo a conoscere l’infinito piccolo e grande in cui annaspiamo ma anche a non temerlo, a sentirne l’arricchimento per la nostra persona. Da questo sentimento e concetto della complessità cosmica deriva un senso profondamente umanistico o meglio umano, della comunità di destino che, come scrive Ceruti, lega tutti gli individui di tutti i popoli della terra all’ecosistema globale”.

IL MESSAGGIO DI EDGAR MORIN

Questo il messaggio del filosofo e sociologo francese Edgar Morin, Premio Nonino 2004 “a un Maestro del nostro tempo” e membro della giuria del Premio dal 2007: “I premi letterari, artistici, filosofici nascono da Accademie o da istituzioni pubbliche. Ma in Friuli è nato un Premio internazionale al contempo letterario, artistico, filosofico in una distilleria che produce Grappa. Istituito in origine per salvare alcuni vitigni, il Premio Nonino ha assunto un respiro internazionale grazie alla sua Giuria, ai suoi premiati, alla reputazione di cui gode. Premia poeti, scrittori, cineasti, pensatori, nobili personalità umanistiche. Ha raggiunto il più alto livello culturale pur conservando il sapore di una meravigliosa Grappa. Ho avuto il privilegio di essere uno dei premiati, poi giurato del Premio Nonino e di partecipare agli indimenticabili incontri e Feste di assegnazione non di un singolo Premio ma di numerosi Premi, il più prestigioso dei quali ‘a un Maestro del nostro Tempo’. Io rendo omaggio alla famiglia Nonino che, traendo spunto dalla terra e dai suoi frutti, ha saputo creare e far affermare un Premio che onora la cultura universale. Viviamo un momento surreale in cui l’unica certezza è l’incertezza: mai come negli ultimi mesi abbiamo capito quanto i valori fondanti del Premio Nonino, istituito quarantacinque anni fa, siano visionari. Nato per salvare antichi vitigni autoctoni del Friuli in via di estinzione, il Premio sottolinea la ‘permanente attualità della Civiltà Contadina’ intesa come rispetto per la terra, per il suo ecosistema, per i valori da lasciare in eredità alle future generazioni sapendo che la Terra è la casa di tutti e rappresenta le nostre radici e la nostra identità. I pericoli che la minacciano devono farci prendere coscienza della comunità di destino di tutti gli esseri umani ed esortarci alla fraternità. A tale proposito, desidero ricordare il Premio Speciale Nonino – 28 gennaio 1989 – assegnato dalla Giuria alla rivista Time Magazine per aver ‘eletto’ la Terra ‘Personaggio dell’Anno’ – dedicando la prestigiosa copertina n.1 del 1989 al nostro Pianeta, soffocato da un filo di ferro – per attirare maggiormente l’attenzione di tutti i popoli sul problema più rilevante di tutti ed oggi ineludibile: la vita del nostro estenuato Pianeta e quindi la nostra stessa vita e ci invita a meditare sui nostri doveri e responsabilità ma, soprattutto, sui diritti delle generazioni future che abiteranno la Terra!…”.

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